“Memento Virgili” : in memoria di Virgilio Scapin.

A Campese (Bassano del Grappa –
Vicenza) si e’ svolto l’incontro merliniano con la Venerabile
Confraternita del Bacalà alla Vicentina in ricordo del comune sodale
Virgilio Scapin.

Presso la sede degli amici del Merlin Cocai, e’ stata letta una
selezione di brani della Zanitonella folenghiana confrontati con alcuni
passi de I Magnasoète.

Successivamente presso Villa Damiani Trevisani si e’ svolta una
riunione conviviale sul tema: “Il Bacalà ai tempi del Folengo”, con la
realizzazione della più antica ricetta sinora nota sullo stoccafisso:
“Sic prepara Stochbisc” di Johannes Bockenheym (1414) e del “Bacalà alla
Vicentina”,

con una selezione di ricette a cura di O. Fabris.

Virgilio Scapin era Socio Ordinario degli Amici di Merlin Cocai e fu tra
i primissimi vicentini a iscriversi, pagando regolarmente la sua quota.
Già minato dal morbo di Parkinson in modo grave, non trascurò di
incoraggiarci per portare avanti il progetto del convegno su Bino
Rebellato.

Ha vissuto a Vicenza, dove era nato nel 1932. Dopo otto anni di studi in
seminario si avviava all’attività libraria, aprendo una libreria
famosa, la "Due Ruote", in Contrà Do Rode. Esordì come romanziere nel
1962, pubblicando per Longanesi Il chierico provvisorio. Con lo stesso
editore, nell’ ‘83, La giostra degli arcangeli. Tutte le sue opere
riflettono aspetti autobiografici e ne I magnasoete ( I mangiatori di
civette) il racconto nasce dalla costante frequentazione della cantina
breganzese del vignaiolo Firmino Miotti (nostro associato), che diventa
per lo scrittore il veicolo attraverso cui descrivere l’impatto fra il
mondo moderno e quello agricolo, con un divertente bilinguismo
italo-veneto che sprigiona vigorosi umori e colori, resi con
irresistibile comicità. Questi testi verranno esaminati in un confronto
con la Zanitonella e altri testi folenghiani nel recital di Costalunga
che chiuderà la visita al sepolcro di Merlino.

Scapin è stato finalista al Campiello con Il bastone a calice , edito da
Neri Pozza (1994). Presso lo stesso editore ha pubblicato Una maschia
gioventù (1998) sull’epica fascista vissuta da un giovane campagnolo.
Supermarket provinciale pubblicato da Scheiwiller (1969) e I magnagati
(Biblioteca dell’ Immagine, 2002) richiamano l’evidenza di questo
autore che, come altri grandi veneti (vedi Rebellato), prediligono la
provincia come substrato irrinunciabile per la loro brillante
creatività.

E’ stato Socio Fondatore e per vent’anni Gran Priore della prestigiosa
"Confraternita del Bacalà alla Vicentina" e membro dell’Accademia
Olimpica Vicentina. Morto a Vicenza il 27 dic. 2006.

La rappresentanza della Venerabile Confraternita del Bacalà alla
Vicentina, fondata giusto vent’anni fa dallo scrittore Virgilio Scapin è
stata accolta dal presidente degli Amici di Merlin Cocai sulla porta
dell’antichissimo monastero benedettino della Santa Croce di Campese,
per una visita al famosissimo sepolcro del Folengo. Dopo la firma del
Registro dei Visitatori, inaugurato da Giosuè Carducci nel 1906, i
convenuti si sono riuniti nel salone del Centro di Documentazione
Folenghiana, dove l’attore Pino Costalunga ha dato lettura ad alcuni
passi tratti dalla letteratura folenghiana , confrontati con altrettanti
de “I magnasoète”, l’ irresistibile comicità dei quali è stata resa con
molta sobrietà e rispetto dall’attore, che ha ben mostrato di aver
compreso correttamente l’atteggiamento dello scrittore, evitando la
greve caricatura di cui questi testi sono solitamente fatti segno.
Circostanza, questa, sottolineata da Fabris, che aveva introdotto
l’argomento, presentando i testi e gli autori e concludendo come sia
mirabile constatare , a distanza di cinquecento anni, come le cose siano
rimaste sostanzialmente immutate, finché non si è avviata la Civiltà
dei Consumi, che non prevede la possibilità dei ritorni ma di un
perenne, benché illusorio, “nuovo”.