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VENDEMMIA 2008: LA QUALITA’ E’ DI CASA, NELLA DOC BREGANZESE Leggera flessione nella produzione, ma l’annata è eccellente per il Vespaiolo Messi sul piatto pro e contro della vendemmia 2008, la bilancia di Breganze pende per il segno positivo. Secondo Elvio Forato, direttore della Cantina Beato Bartolomeo «abbiamo avuto una flessione nella produzione, ma la qualità è più che soddisfacente». Nel conto infatti vanno messe le piogge abbondanti cadute a giugno anche nell’area consortile, con l’uva in fase di allegazione, che hanno provocato qualche focolaio di peronospora nelle varietà più sensibili. In luglio e agosto però il clima è stato asciutto e soleggiato. Il risultato atteso è una produzione di elevata qualità, seppur di inferiore quantità, come conferma Matteo Bonollo dell’Azienda Vitivinicola Bonollo Giuseppe: «La vendemmia è andata molto bene da un punto di vista qualitativo, ad esempio i grappoli di vespaiola quest’anno erano bellissimi.! I nostri vigneti, sulla pedemontana, hanno però risentito maggiormente della peronospera a giugno. Nei mesi successivi non ci sono stati problemi di siccità, e con meno uva sulle piante la qualità del prodotto è risultata migliore di molte altre annate. Inoltre non abbiamo registrato problemi legati ad altre malattie che solitamente fanno "capolino", come la botrite e l’oidio, e abbiamo potuto vendemmiare tardi: ora i vini sono ancora troppo precoci per poter darne un profilo sensoriale, ma posso già dire che i profumi sono ottimi, con tonalità sia speziate che fruttate». Anche secondo Emilio Vitacchio, dell’Azienda Agricola Vitacchio Guerrino, quest’anno si otterranno produzioni enologiche di grande qualità. «Il Vespaiolo mostra già una buona vivacità, anche se le quantità sono un po’ inferiori al solito – spiega – ma i primi travasi "promettono" molto bene». leggi il pdf

  Vinitaly (Verona) : un ministro per …confratello! ZAIA : promessa mantenuta. La confraternita si arricchisce di un ministro Il ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Luca Zaia e’ il nuovo confratello della Venerabile Confraternita del Bacala alla Vicentina. Venerdì 3 aprile presso la sede del Vinitaly di Verona, nello stand della cantina Beato Bartolomeo di Breganze, il ministro e’ stato insignito confratello. Alla nomina erano presenti il consigliere regionale Roberto Ciambetti, il presidente della Venerabile Confraternita avvocato Michele Benetazzo, il gran maestro Walter Stefani, il vice presidente onorevole Righi, il confratello presidente della Cantina di Breganze Piergiorgio Laverda, la consorella Lina Tomedi e Otello Fabris e tutto lo staff. “Organizzatore” del tutto e’ stato il cuoco Antonio Chemello della Trattoria da Palmerino amico del ministro, che ha fatto in modo che Luca mantenesse una vecchia promessa fatta ancora quando era vice presidente della Regione Veneto. In occasione infatti della partenza del Mandrake II, la famosa attraversata in barca a vela, Venezia – Rost, il ministro allora presente per inaugurare il viaggio, promise ad Antonio la propria “adesione” alla Venerabile Confraternita qualora Antonio avesse concluso il tutto con successo. Cosa che avvenne. Il neo ministro ha assaggiato il baccalà alla vicentina cucinato da Antonio IL MINISTRO LUCA ZAIA CAVALIERE DEL BACALÀ ALLA VICENTINA Oggi, a Vinitaly, il Ministro delle politiche agricole è stato insignito del titolo di Cavaliere dell’ordine del Bacalà alla Vicentina. Ha ricevuto la benedizione solenne del Priore. Il Ministro dell’agricoltura Luca Zaia è stato investito del titolo di Cavaliere della Venerabile Confraternita del Bacalà alla Vicentina. Dopo aver gustato un piatto di Bacalà e un calice di vino Vespaiolo, ha ricevuto la benedizione del priore Walter Stefani che, brandendo uno stoccafisso di ragguardevoli dimensioni, ha recitato la formula di rito e lo ha vestito con la tradizionale toga. Il tutto si è svolto questa mattina a Vinitaly, nello stand della Cantina Beato Bartolomeo, dove il Ministro ha incontrato una nutrita rappresentativa della Venerabile Confraternita di Sandrigo capitanata dal presidente Michele Benetazzo. “Ho accetto ben volentieri l’invito della Confraternita – ha dichiarato il Ministro, divertito ed emozionato per l’investitura – sono qui per testimoniare la preziosa funzione che questa associazione svolge nel territorio per tutelare l’identità del Bacalà alla vicentina”. All’investitura ha partecipato anche il Consigliere regionale del Veneto Roberto Ciambetti e il cuoco che ha fatto conoscere e apprezzare il bacalà alla vicentina a Zaia, Antonio Chemello del ristorante Da Palmerino. Oltre naturalmente che al padrone di casa, Piergiorgio Laverda, presidente della Cantina Beato Bartolomeo che produce il Vespaiolo consigliato dalla Venerabile confraternita per l’abbinamento al Bacalà alla vicentina. “Bacalà e Vespaiolo è il binomio più tradizionale della gastronomia vicentina – ha spiegato Laverda – un piatto saporito come il bacalà trova l’abbinamento perfetto nel vino prodotto con l’autoctona uva vespaiola, la cui spiccata acidità contrasta piacevolmente la grassezza del piatto”. Particolarmente soddisfatto il presidente della Venerabile, l’inossidabile Avvocato Benetazzo: “Il Ministro Zaia è un vero appassionato di Bacalà – ha dichiarato – si è meritato a pieno titolo di entrare nella nostra confraternita”. Una tradizione nata per una causa assolutamente fortuita. La cui storia è stata raccontata al pubblico presente dallo stesso ministro Zaia: “Tutto iniziò nel 1431, quando il navigatore veneziano Pietro Querini, partito da Venezia e diretto nelle fiandre, naufragò nell’isola di Røst, in Norvegia. Qui con il suo equipaggio fu tratto in salvo dalla gente del posto che gli fece conoscere il merluzzo essiccato dai gelidi venti del nord. Al suo ritorno a Venezia portò con sé alcuni di quei pesci-bastone dando avvio ai commerci e alla fortunata tradizione del Bacalà nel veneto”. Il ministro ha confermato di conoscere anche l’epilogo comunemente attribuito al soggiorno dell’equipaggio veneziano nell’isola di Røst: “È l’unica isola dove ci sono tante persone con i capelli scuri”.        

Addio Presidente! E’ mancato il Presidente e padre fondatore della Venerabile Confraternita del Bacalà alla Vicentina, avvocato Michele Benetazzo. il Giornale di Vicenza   LA COMMEMORAZIONE dell’Avv. Michele BENETAZZO tenuta dal Dr. Luciano RIGHI, Presidente della Venerabile Confraternita del bacalà alla Vicentina, in occasione della consegna ai Familiari del “Premio BASILICA PALLADIANA” alla memoria. SANDRIGO 17/9/2009.     Al nostro PresidenteCaro Presidente Ci ha lasciato un vuoto incolmabile. Ha deciso di andarsene a modo suo, sorprendendoci tutti ancora una volta, così come era solito fare. La ricorderemo sempre come il Nostro Presidente, e non basteranno certo queste parole per ringraziarla. La ricorderemo come un uomo e un lavoratore instancabile, energico; in ogni cosa era solito mettere una passione ed un entusiasmo coinvolgenti. Ogni sua idea sfociava in un progetto, ogni progetto diventava un evento subito apprezzato e conosciuto a livello nazionale. Caro Presidente questo era Lei, un creativo e un incredibile organizzatore; un uomo che ha sempre pensato in grande; ogni sua iniziativa pareva non avere altro orizzonte se non il successo. Non c’erano vie di mezzo. Ricordiamo la nostra Pro Loco, il Premio Basilica Palladiana, i Teatri in Corte e molte altre grandi manifestazioni da Lei promosse, fino a quella che e’ stata la tua sfida e il suo successo più grandi, il voler far rinascere un piatto “antico”, povero, dei nostri nonni…. il bacalà alla vicentina. Un piatto che rischiava di essere dimenticato e che ora, grazie soprattutto a Lei, si e’ affermato in tutto il mondo. Venti anni fa ci ha presi per mano come suoi figli, e ci ha condotti accompagnandoci fino a qui. Caro Presidente , a nome di tutti i Ristoratori della Venerabile Confraternita del Bacalà alla Vicentina, Le porgo l’ultimo saluto, facendo nostro quanto ha detto di Lei un suo fedele collaboratore: “lavorare con te non e’ stato sempre facile, ma e’ stato sempre entusiasmante”. Antonio Chemello a nome dei Ristoratori della Venerabile Confraternita del Bacalà alla Vicentina.

G8 AGRICOLTURA. La parola finale a Vespaiolo e bacalà Il summit di Cison di Valmarino si è chiuso con il Bacalà alla Vicentina preparato dal ristorante “Da Palmerino” e il Vespaiolo della Cantina Beato Bartolomeo . Il vertice mondiale dell’agricoltura a Cison di Valmarino (TV)  si è chiuso ieri (20 aprile) con un pranzo a base di Bacalà alla vicentina, accompagnato dall’immancabile Vespaiolo di Breganze. A volerlo è stato lo stesso ministro Luca Zaia, fresco di nomina a Cavaliere del Bacalà da parte della Venerabile Confraternita del Bacalà di Sandrigo, che da estimatore della specialità vicentina ha voluto sorprendere i suoi ospiti con un piatto sicuramente fuori dal comune in occasioni di questo genere. Delegati e giornalisti da tutto il mondo hanno così potuto conoscere il Bacalà preparato da Antonio Chemello del ristorante “Da Palmerino” di Sandrigo, che insieme al figlio Marco ha servito oltre 300 porzioni abbinate al tradizionale Vespaiolo della Cantina Beato Bartolomeo di Breganze, vino scelto dalla Conf raternita del Bacalà per tutte le degustazioni ufficiali. “È stata una grande soddisfazione – commenta Antonio Chemello –  abbiamo riscosso un successo unanime e numerosi ospiti sono venuti a farci i complimenti e chiederci un bis” . Una nuova occasione di ribalta per la gastronomia vicentina, che con il binomio Bacalà-Vespaiolo varca ormai abitualmente i confini nazionali. Lo stesso Chemello è stato infatti tra i protagonisti del viaggio in barca a vela da Venezia alla Norvegia, sulla rotta del navigatore  veneziano Pietro Querini, facendo promozione del piatto e del vino in giro per l’Europa.

Bacco…là, in Norvegia.Sulla scia del motto “Unisce più il baccalà che l’autostrada”, il Cenacolo Roveretano (link al sito del cenacolo) ha voluto invitare un rappresentante della Venerabile Confraternita del Baccalà alla Vicentina per costituire una speciale delegazione italiana a Bergen, in occasione della Festa Nazionale Norvegese, che ogni anno si tiene il 17 maggio. Il gruppo, in tutto 17 persone, era corroborato dalla presenza del sindaco Guglielmo Valduga e di altre autorità di Rovereto; è stato accolto con grande simpatia dal sindaco Gunnar Bakke e dal segretario Harald Misje. In segno d’amicizia sono stati portati in dono la riproduzione in scala della Campana della Pace, un volume sul MART e l’album Venezia-Røst – Sulla rotta del Querini. Altri incontri si sono tenuti alla sede della Dante Alighieri di Bergen, dove il presidente del Cenacolo, Andrea Vergari, ha tenuto ai convenuti (quasi tutti norvegesi) una relazione sulla tradizione roveretana dello stoccafisso e sui relativi vini, dal titolo Bacco qui, Bacco là…Baccalà. Il vicentino Otello Fabris ha dato invece alcune anticipazioni sulle sue ricerche sulla storia dello stoccafisso, soffermandosi in particolare sui traffici tra Bergen e il Trentino nel ‘500 e sull’origine della ricetta del Baccalà alla Vicentina. Alcuni immigrati italiani hanno preparato lo stoccafisso della loro regione, apprezzato da tutti, anche dai norvegesi che solitamente non lo mangiano. I roveretani hanno contraccambiato sfoderando di sottobanco una enoteca dei migliori vini nostrani, fatto che ha giovato a riscaldare lo spirito d’amicizia. Il vino in Norvegia è costosissimo e di difficile reperimento, in quanto soggetto a un monopolio rigorosamente controllato dallo stato. Il gruppo è stato ospite anche della più autorevole e impegnata associazione culturale della città, la De glade Bergen, ossia la Bergen sorridente, titolazione che rivela lo spirito che impronta la sua azione. Al seguito della ieratica figura del presidente, Bård Kjersem, il gruppo italiano ha sfilato in testa alla grandiosa parata del 17 maggio, accolto simpaticamente dai membri del sodalizio, appartenenti a varie nazionalità. Questi hanno sfilato con i vestiti tradizionali e le rispettive bandiere. Una giornata che esprime in pieno la grande civiltà del popolo norvegese. Infatti assieme a scarme rappresentanze dell’esercito e della marina sono sfilate le scuole d’ogni ordine e grado, dalle materne alle Università, e le associazioni d’ogni genere, tutti con lo stesso impegno e entusiasmo. Una delle banchine del porto era occupata da una colonna di autobus climatizzati con dentro gli anziani non autosufficenti delle case di riposo, che avevano così la possibilità di assistere comodamente alla parata. Nei gruppi, moltissime le persone di colore che indossavano i vestiti tradizionali della Norvegia. Fra le varie bandiere e i gruppi etno-linguistici, non si è individuato un tricolore italiano, molto presente invece sulla pubblicità di pizzerie e spaghetterie della città. Unica nota nazionale, lo stendardo del “Baccalà dei Frati” di Rovereto, accompagnato dai confratelli in tonaca nera. L’incontro ha rivelato che molta è la strada da fare, negli scambi con la Norvegia, ma anche che le porte sono spalancate all’Italia; già si sono messe le basi per sviluppi futuri, specialmente in ambito culturale. Già dalla parata del 17 maggio avremmo molto da imparare.

Cantina Beato Bartolomeo UN’ ETICHETTA ESCLUSIVA PER FESTEGGIARE I 60 ANNI DELLA MOTO LAVERDA In occasione del 6° Incontro Internazionale Moto Laverda, la Cantina Beato Bartolomeo ha presentato il nuovo Merlot 60° anniversario. Due eccellenze breganzesi in sinergia. Un prodotto prestigioso, come prestigioso è il marchio a cui lega il suo nome: è questo il nuovo Merlot Beato Bartolomeo Breganze, una selezione di sole 1000 bottiglie, nata per celebrare il 60° anniversario di Moto Laverda. La celebre azienda costruttrice, fondata da Francesco Laverda e lanciata dal figlio Massimo quale protagonista delle competizioni degli anni ’50-’70, vanta oggi appassionati e collezionisti in tutto il mondo, raccolti in innumerevoli moto club. È per ri unire questo stuolo di sostenitori che, il 24, 25 e 26 luglio, Breganze e’ diventata palcoscenico del 6° Incontro Internazionale Moto Laverda. Una tre giorni piena di iniziative volte a cementare i legami fra realtà lontane tra loro, ma unite dalla passione per le moto breganzesi. Cene sotto le stelle, giri turistici, visite ai musei a tema presenti nel territorio, premiazioni di ex piloti. Un programma intenso, suggellato da un’etichetta creata appositamente per lo storico marchio. Il Merlot Beato Bartolomeo 60° anniversario, ottenuto da uve provenienti dalle colline vulcaniche di Breganze, rigorosamente selezionate e leggermente appassite, viene affinato per 24 mesi in botti di rovere poste a 15 metri di profondità. Ne deriva un vino di color rubino profondo, con riflessi granati, un profumo elegante ed intenso, con note di piccoli frutti neri, speziate e di liquirizia. In bocca si rivela avvolgente, con tannini fitti maturi, finale lungo con a romi di confettura, di piccoli frutti, liquirizia e spezie. Adatto a piatti importanti, carni rosse, selvaggina, va servito ad una temperatura di 18°. È in vendita presso i punti vendita della Cantina Beato Bartolomeo, a Breganze e Schio, oppure chiamando direttamente lo 0445 873112.

 Giornate Italo – Norvegesi Leggi qui il programma delle Giornate. Programma PDF Si è conclusa con grande successo e piena soddisfazione degli organizzatori, la 22^ edizione della “Festa del Bacalà alla Vicentina”, tenutasi nelle piazze di Sandrigo dal 23 al 27 settembre 2009. La 1° edizione senza il “Suo” storico fondatore e indimenticabile organizzatore – Michele Benetazzo – mancato qualche mese fa improvvisamente. Durante la manifestazione non sono mancati i momenti per ricordarne l’arduo lavoro che, negli anni, ha portato a ottenere risultati assolutamente grandiosi. Nel corso della cerimonia, da parte della Venerabile Confraternita, e’ stata consegnata alla figlia Cinzia e ai fratelli dell’avvocato, una targa in memoria e onore dell’avvocato. Quest’anno la manifestazione ha ospitato anche le Giornate Italo Norvegesi. Dalla Norvegia, in particolare dall’Isola di Rost, sono arrivati a Sandrigo numerosi ospiti, autorità, studenti e produttori di Stoccafisso. Ci hanno onorato con la loro presenza, fra gli altri, il Sindaco di Rost – Arnfinn Elligsen e la Preside delle Scuole di Rost – Tove Andreassen. Quest’ultima è stata scelta “a sorpresa” tra i nuovi Cavalieri del Bacalà che, da quest’anno, si distinguono tra soci Onorari ed Effettivi. Rispetto agli anni precedenti, quest’anno si e’ ampliata la Tensostruttura che ospita la Festa, arricchita e abbellita da giochi dì luce e acqua; è stata aggiunta una serata – il giovedì sera – con intrattenimento e assaggi a base di di Bacalà Mantecato, formaggi e salumi locali, il tutto corredato da un affascinante spettacolo di magia. Il venerdì sera, oltre al tradizionale risotto al bacalà – cucinato dai cuochi di Isola della Scala (VR) – si è aggiunto il bacalà alla vicentina con polenta. Il tempo è stato favorevole agli organizzatori e ai visitatori che sono accorsi a Sandrigo in migliaia. La domenica mattina, si è svolta la caratteristica cerimonia di investitura della Venerabile Confraternita del Bacalà alla Vicentina. Dopo le sfilate per le vie del centro storico delle Confraternite enogastronomiche e i Bacalà Clubs, si sono esibiti gli sbandieratori di Noale. Luciano Righi e Fausto Fabbris, rispettivamente Presidente e Vice Presidente della Confraternita del Bacalà (Fabbris anche Presidente della Pro Sandrigo), assieme al Priore Walter Stefani, hanno “nominato” i nuovi ristoranti aderenti alla Confraternita – tre in tutto. Il più lontano, il titolare del Ristorante STEVANO, è venuto da Cantalupo Ligure, in provincia di Alessandria, ha preparato un’ ottimo bacalà alla vicentina di, tanto da meritare l’agognata targa. Inoltre si sono aperte le porte anche alla provincia di Padova, premiando la Trattoria AI MEDIATORI di Tombolo, mentre la terza targa è andata a un ristoratore di Velo d’Astico, titolare della LOCANDA GRANPASSO. Il Confratello Carlo Pepe si è quindi improvvisato speaker per l’occasione. Assieme al traduttore norvegese Petter Johannesen ha letto i curriculum dei nuovi Confratelli Onorari a cui dare le insegne. Per gli onorari : l’arch. Caprioglio Giovanni, il Doge della Confraternita del Baccalà Mantecato di Mestre , Tove Andreassen e Ulaf Pedersen a cui sono stati consegnati i medaglioni. Per gli effettivi : De Gregorio Maria Teresa e Pozzato Arnaldo che hanno ricevuto mantella e medaglione. Altri premi sono andati al Confratello Mario Baratto del ristorante Da Remo per l’impegno sempre grande a favore della Pro Loco di Sandrigo e della Confraternita del Bacalà; ai proprietari di Villa Mascotto – Mario e Rosy – per la disponibilità a concedere la loro proprietà in occasioni particolarmente speciali e, infine, all’Istituto Alberghiero di Tonezza, rappresentato dal dirigente Walter Girardin. Festa del Bacalà alla Vicentina e Vespaiolo Beato Bartolomeo Il Vespaiolo ” Sulla Rotta del Bacalà ” e’ stato il vino ufficiale della manifestazione e della 22° edizione della Festa del Bacalà di Sandrigo. leggi qui tutto l’articolo       

La Norvegia nomina i suoi ambasciatori Leggi l’articolo su il Giornale di Vicenza La nomina ad Ambasciatore dello Stoccafisso di Norvegia, si aggiunge ai tanti riconoscimenti ricevuti nel corso della carriera dallo chef Antonio Chemello della Trattoria da Palmerino. L’ Associazione Produttori dello Stoccafisso norvegese, TORRFISKFORUM, e la Commissione norvegese per l’Esportazione dei prodotti ittici in Italia, il Norwegian Seafood Export Council (NSEC), hanno nominato Chemello, sabato 26 Settembre a Sandrigo, in segno di riconoscimento per la dedizione e abilità nel preparare lo stoccafisso, simbolo del legame tra il Veneto e la Norvegia. Antonio Chemello e’ alla terza generazione di chef amanti di Stoccafisso e questa sua passione lo ha portato a ripercorrere in barca a vela le rotte da Sandrigo all’isola di Rost, ,lo stesso percorso fatto cinquecento anni fa da Pietro Querini che ha diffuso la cultura dello stoccafisso nel Bel Paese. La rappresentante del NSEC in Italia, Birgit Aarones, accompagnata dal produttore Geir Borre Johansen, ha così commentato la nomina di Antonio: “ per noi e’ un piacere e un onore dare questo riconoscimento ad Antonio Chemello, perche’ attraverso la sua cucina, rappresenta l’essenza dello Stoccafisso…” Leggi articolo su “Pantagruel” Gemellaggio: Si e’ rinnovato il gemellaggio tra la Venerabile Confraternita del Bacalà alla Vicentina e la Confraternita trentina dello Smacafam, gran cerimoniere l’accademico Otello Fabris, presidente dell’Associazione «Amici di Merlin Cocai». Per l’occasione il «re dello stoccafisso», Antonio Chemello, chef-patron dell’Antica Trattoria da Palmerino nonchè ambasciatore dello stoccafisso nel mondo, ha predisposto un menu sontuoso ricchissimo di prelibatezze a base di bacalà alla vicentina e baccala’ mantecato. Al mattino la comitiva ha visitato Bassano, il Museo della Ceramica e la settecentesca bottega Nardini. La distilleria, per l’occasione, ha offerto il suo celebre Aperitivo.

Confraternita, Ascom e A.I.S.L.A.: Memorial Benetazzo La Confraternita del Bacalà alla Vicentina ha organizzato per i vicentini una cena di beneficenza. Il primo di una serie di eventi filantropici, ospite e testimonial il cantautore Ron. La serata si e’ svolta nella splendida cornice di Villa Cordellina di Montecchio Maggiore. Il ricavato e’ stato devoluto all’Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica (A.I.S.L.A) La Confraternita e’ scesa in campo mercoledì 7 ottobre, per raccogliere fondi a favore della ricerca sulla Sclerosi Laterale Amiotrofica. Organizzando una cena di beneficenza – in memoria del fondatore della Venerabile Confraternita da poco scomparso avv. Michele Benetazzo – a base del piatto principe della cucina vicentina, si e’ colta la duplice occasione per sensibilizzare e informare i vicentini sul tema della sclerosi laterale amiotrofica e devolvere il ricavato della serata alla A.I.S.L.A. Onlus. Nel corso della serata si e’ degustato uno speciale menu curato dallo chef Mario Baratto e dai colleghi dei “Ristoranti Consigliati dalla Confraternita del Bacalà alla Vicentina”, ma si e’ voluto che il protagonista non fosse tanto il baccalà, bensì la lotta alla SLA. La sclerosi laterale amiotrofica è infatti una malattia neurodegenerativa progressiva che non riserva, al momento, alcuna speranza di guarigione a chi ne resta colpito. Ancora poco o nulla si conosce sulle cause che la scatenano; certo è che ogni giorno in Italia si registrano tre nuovi casi e, spesso, la si conosce più come “malattia dei calciatori”, anche se tale patologia non guarda in faccia nessuno e va a colpire, generalmente, gli individui adulti di età superiore ai 20 anni, di entrambi i sessi. Alla buona riuscita dell’evento hanno collaborato in molti, tra cui la Confcommercio di Vicenza, tramite le associazioni provinciali panificatori e fioristi. Tra i molti ospiti presenti , citiamo gli interventi del Presidente della Venerabile Confraternita del Bacalà alla Vicentina, Luciano Righi : “ Questa iniziativa nasce dall’esigenza, sentita da tutti i Confratelli, di impegnarci non solo nel campo enogastronomico e culturale, ma anche filantropico. La cena di beneficenza a favore dell’A.I.S.L.A. sarà il primo di una serie di appuntamenti con i quali vogliamo mettere al servizio di altre associazioni o istituzioni che operano nel sociale, l’impegno a condividere importanti obiettivi, in un’ottica di crescita e di confronto reciproco. L’invito che facciamo di partecipare parla direttamente al cuore di tutte le persone sensibili e pronte a sostenere la ricerca scientifica per sconfiggere la Sla e allo stesso tempo desiderose di trascorrere un momento conviviale particolare a base di buon baccalà cotto secondo la ricetta tradizionale . Sono quindi intervenuti il Presidente della A.I.S.L.A. prof. Mario Melazzini a spiegare le iniziative e gli scopi dell’Associazione; il cantautore Ron che ha parlato come testimonial nazionale raccontando la propria esperienza in merito e partecipe di tante iniziative benefiche e di divulgazione. Quindi il cuoco Mario Baratto , uno dei promotori della serata, a nome dei ristoratori della Venerabile Confraternita. Il dott. Fortuna e il dott. Cracco del USC Vicenza che hanno poi consegnato una targa ricordo al prf. Melazzini.

Festa del Bacalà I Nuovi Cavalieri del re “bacalà” Sancito pure il matrimonio con il Vespaiolo E venne la nomina dei nuovi Cavalieri del bacalà. Davanti al Municipio di Sandrigo e alla presenza delle delegazioni comunali di Rost, di fronte ad un folto pubblico si sono inginocchiati per l’investitura al cospetto di Walter Stefani, Gran Maestro della Confraternita, quattro nuovi confratelli: il vice direttore di Rai 1 Angelo Teodoli, il presidente della Cantina Beato Bartolomeo di Breganze Piergiorgio Laverda, il ristoratore ed insegnante Amedeo Sandri ed il presidente della Fondazione Italiana Circoli enogastronomici Mario Santagiuliana. Stefani, “armato” di uno stoccafisso ed aiutato dalla “consorella” Tiziana Agostini, ha fatto inginocchiare i candidati, dopo che avevano adempiuto all’assaggio di Bacalà con la polenta e il Vespaiolo della stessa Cantina di Breganze, serviti dallo Chef Nicola Fanton del Ristorante “Il Giardinetto” di Vicenza. La cerimonia, presentata da Carlo Pepe, è iniziata con gli sbandieratori del Palio di Noale, l’alzabandiera, l’esecuzione degli inni nazionali e la sfilata dei confratelli e dei Bacalà Club. Tra le autorità il consigliere regionale Roberto Ciambetti ed il vicepresidente provinciale Dino Secco. Due ristoranti sono stati insigniti del marchio di qualità per la preparazione del Bacalà alla Vicentina: Villa Conte Mastai Ferretti di Molvena e la Premiata Birreria Cornale di Enego. Michele Benetazzo, presidente della Pro Sandrigo, ha ringraziato collaboratori e confratelli. Tra questi, l’ormai italo norvegese Peter Johanessen, ha portato il saluto di Rost ed ha intervistato Arnel Johanssen, presidente degli esportatori norvegesi di Bacalà. Un riconoscimento particolare è andato a Laura Magnani del Bacalà Club di Creazzo, prima “Miss Bacalà” della storia del sodalizio. Molte le altre confraternite presenti, a conferma del legame che unisce gli operatori enogastronomici. (Giordano Dellai)    

Bordolesi, Cabernet e Merlot. Successo per la Terza Edizione di BCM Lonigo. Conclusa la terza edizione. Visitatori da tutta Italia. Tutti in Villa, ad assaggiare Cabernet, Merlot e Bordolesi. Una folla attenta e curiosa nel pomeriggio di domenica ha gremito Villa Da Porto “La Favorita” a Sarego, nel Vicentino, nell’ambito di “BCM, Bordolesi Cabernet Merlot”. La rassegna enologica organizzata dal Consorzio Vini Vicentini, ha aperto i battenti sabato e per due giorni ha proposto ben 298 etichette in degustazione. Un grande successo di pubblico per un evento di portata internazionale: sono stati registrati visitatori giunti da ogni angolo del Veneto e anche da regioni vicine. Una folla di varie età composta da giovani con le fidanzate, appassionati con mogli, aspiranti sommelier: tutti accomunati dalla passione o curiosità per il vino di alta qualità, tutti attorno ai tavoli a parlare con i produttori e a provare produzioni enologiche di 16 regioni d’Italia, dalla Sicilia all’Alto Adige, e di Paesi stranieri quali Israele, Stati Uniti e Argentina. Per tutta la giornata di domenica e il pomeriggio di sabato i presenti hanno potuto degustare nel salone della villa e nelle sale circostanti Bordolesi, Cabernet e Merlot in purezza, Petit Verdot, Carmenère e Malbech, assaggiare al piano interrato prodotti tipici vicentini come sopressa DOP, prosciutto crudo berico, panettoni Loison, pane fatto in casa intinto in olio d’oliva vicentino, per poi provare nella stessa sala un buon calice di vini delle DOC vicentine e ritrovarsi quindi ancora nel salone, ad affollare le tavole dei produttori più rinomati d’Italia nel momento dell’apertura delle bottiglie più pregiate e costose, quali il toscano Sassicaia. Presenti all’appuntamento circa venti nobili produttori da tutta Italia, che da secoli portano avanti la tradizione del vino bordolese – realizzato con una speciale composizione di uve Merlot, Cabernet Sauvignon e Cabernet Franc – nelle proprie tenute: proprio per l’eccezionalità della presenza di tanti vignaioli “dal sangue blu” l’evento quest’anno portava il sottotitolo “Vini aristocratici, nobili produttori”. Durante “BCM”, sabato mattina il salone della Villa ha ospitato un talk show in cui gli stessi produttori hanno parlato della propria storia ed esperienza: nel corso della “chiacchierata” è stato dato l’annuncio della prossima nascita di una nuova denominazione, nazionale, che abbraccerà e tutelerà i vini di taglio bordolese prodotti in Italia. BCM è stato un successo che conferma la validità della formula della manifestazione, nelle parole di Fabio Piccoli, coordinatore di Palazzo del Vino (Co.Vi.Vi.): “L’eccellenza dei vini a uvaggio bordolese è stata presentata in una provincia, quella di Vicenza, che su questa tipologia detiene una sorta di leadership per tradizione e cultura: Cabernet e Merlot in provincia di Vicenza hanno trovato il loro habitat ideale. La Villa Favorita dimostra sempre di più che la presentazione di vini in ambienti prestigiosi anche dal punto di vista storico è un binomio vincente, che comunica ancor meglio i valori del vino italiano”. La terza edizione di “BCM” è stata realizzata dal Co.Vi.Vi – Consorzio Vini Vicentini, che comprende le DOC Vicenza, Colli Berici, Arcole, Breganze, Gambellara e Lessini Durello, riunite nel “Palazzo del Vino”, con il contributo di Camera di Commercio di Vicenza, Provincia di Vicenza e Regione Veneto, in collaborazione con Vicenza Qualità e l’associazione di ristoratori “Le Buone Tavole dei Berici”. Palazzo del Vino è la sede di rappresentanza del Co. Vi. Vi., Consorzio Vini Vicentini, associazione che raccoglie le denominazioni Vicenza, Colli Berici, Breganze, Gambellara, più altre due DOC in “condominio” con la vicina provincia di Verona, Lessini Durello ed Arcole, oltre agli organismi della Strada del Vino Arcole e della Strada dei Vini dei Colli Berici. www.palazzodelvino.com Vicenza Qualità è l’azienda speciale della Camera di Commercio nata nel 1989 per promuovere nel mondo i prodotti di punta del “Made in Vicenza”. Vicenza Qualità accompagna le piccole e medie imprese vicentine nei processi di internazionalizzazione attraverso fiere, convegni, campagne di promozione, ricerche di mercato, missioni economiche, assistenza e consulenza.  

Naomi Campbell, Il Veneto? Stupendo e quel Baccalà….. La top model britannica di fama internazionale Naomi Campbell, nota per le sue bizze e per le sue famose sfuriate, ma anche per aver sfilato per i piu’ grandi stilisti del mondo, ha rilasciato un’intervista al periodico ‘Gossip News’, ripercorrendo alcuni momenti della sua vita privata. Tra questi spicca il fidanzamento nel 2003 con l’imprenditore italiano Matteo Marzotto, di cui Naomi dice di conservare un ottimo ricordo, unitamente a tutta la sua famiglia. La modella inglese coglie l’occasione per tessere anche gli elogi della Regione Veneto. “Una regione bellissima -sottolinea – che, prima di incontrare Matteo, conoscevo solo in parte. Ero stata a Venezia, bellissima, ma mai a Vicenza, una citta’ che mi ha affascinato tanto. Ho appreso che e’ patrimonio dell’Unesco, in effetti e’ ricca sia dal punto di vista architettonico, basti vedere la maestosita’ della Basilica Palladiana o il Santuario di Monte Berico, sia per le note specialita’ culinarie. Ho mangiato un ottimo baccala’ alla vicentina e adoro il risotto con i piselli di Lumignano. Credo che i veneti non siano solo dei grandi lavoratori-continua la top model-, ma anche un popolo molto godereccio, che ama la buona cucina, che produce dei vini strepitosi. Persone davvero di compagnia che mi hanno sempre fatto sentire a casa. Senza parlare poi delle bellezze delle ville palladiane. Una volta ho confessato a Matteo che mi sarebbe piaciuto moltissimo se me ne avesse acquistata una”. “La vogliamo come testimonial – fa sapere Franco Manzato, vice-presidente e assessore regionale per le Politiche dell’Agricoltura e del Turismo della Regione Veneto.”Mi fa piacere che Naomi abbia messo in risalto un aspetto che io voglio valorizzare, non solo legato al turismo classico. In 150 chilometri di raggio, in Veneto si trovano mari, montagne, laghi, fiumi e citta’ d’arte. Ha ragione Naomi: i veneti sono un popolo di grandi lavoratori e fanno dell’accoglienza e del sorriso le loro caratteristiche principali, costruendo una capacita’ di relazione e vita sociale che altri popoli non hanno, cosi’ come la capacita’ di stupire i visitatori”. “Ci auguriamo di ospitare sempre piu’ spesso persone come Naomi Campbell e altri volti noti, che possano contribuire a mantenere alta l’immagine della regione Veneto. Sarebbe bello anche se Naomi diventasse una nostra testimonial”, ha concluso l’assessore Manzato.

Nuovo Approdo Norvegese per la Confraternita Anche quest’anno un gruppo di vicentini iscritti al Baccalà Club, capitanati da Loriano Meggiato e Francesco Munarini, è stato in Norvegia dal 12 al 19 giugno. In questo splendido paese abbiamo potuto visitare le città di Oslo, Bergen e Ålesund e navigare attraverso il Sognefjord, il fiordo più lungo del mondo, e i suoi affluenti. Nella capitale norvegese abbiamo pernottato la prima e l’ultima notte di viaggio potendo così visitare alcuni musei che la città offre, il parco di Vigeland e il nuovissimo e magnifico teatro dell’Opera. A Bergen, seconda città della Norvegia, ci siamo arrivati usando ben tre mezzi di trasporto diversi: il treno, il traghetto e l’autobus. Emozionante è stato il percorso da Myrdal ( 866 m s.l.m.), località lungo la linea ferroviaria Oslo – Bergen, a Flåm (2 m s.l.m.) utilizzando la Flåmsbana, una ferrovia lunga 20 Km e dalla pendenza massima del 5,5%, visitando così “la Norvegia in un guscio di noce”, in un vagone che esibiva il cartello di prenotazione con la scritta “Confraternita”. A Bergen, città dove nel passato i pescatori delle Lofoten conferivano tutto lo stoccafisso prodotto, abbiamo potuto osservare le bellissime casette del Bryggen e lo splendido panorama sulla città dal monte Fløyen che la sovrasta, visitare il Museo della Lega Anseatica, il mercato del pesce, crocevia di numerosissime lingue (molti pescivendoli erano italiani), e la casa del compositore Edward Grieg. Le sue arie principali, tra le quali Il mattino, tratto da Peer Gynt, ci hanno accompagnato nel viaggio verso Ålesund. Pernottamento a Skei nelle cui vicinanze vi è il più grande ghiacciaio europeo, il Jostedalsbreen. Ålesund è la città più a Nord che abbiamo visitato; essa è caratterizzata da costruzioni di stile liberty di chiara impronta tedesca. Splendida l’organizzazione del viaggio, che non sarebbe stato possibile senza la preziosa collaborazione della Consorella “norvegese” Alice Tonzig che ci ha guidato in modo assai piacevole attraverso queste meraviglie. Altri confratelli presenti nel gruppo erano il Vicepresidente on. Luciano Righi e Carlo Bolzani. (Filippo Fabris)

La disfida dei Vini DOC “Colli Berici”, undici vincitori Cento calici. Tutti diversi, tutti vini accomunati dalla Denominazione ad Origine Controllata dei Colli Berici: una scelta impegnativa che alla fine ha visto un solo trionfatore per ogni categoria. Un’attenta giuria di esperti, appassionati e giornalisti ha infine designato i vincitori della Rassegna Enologica Itinerante. Sul podio ci sono Tai Rosso 2007 “Cavazza”, Barbarano 2006 “Faccin Dino e Lorenzo”, Tai Rosso Invecchiato “Colpizzarda” 2006, Merlot “Dal Maso”, Cabernet Riserva “Vini Cris” tra i rossi, e ancora Garganega “Ego”, Pinot Bianco “Mattiello Natalino”, Chardonnay “Ca’ Grande di Gianesini” fra i bianchi. Undici “Numeri Uno” fra i vini dei Colli valutati quest’anno. Le produzioni enologiche sono state degustate da una giuria di esperti (enologi, giornalisti del settore, esperti degustatori della Camera di Commercio) che in un incontro svoltosi nei giorni scorsi si sono confrontati per individuare il vincitore per ogni tipologia di vino in classifica. Si è trattato di un vero e proprio concorso enologico, quindi con regolamento di partecipazione, iscrizione, prelievo dei campioni di vino, anonimizzazione delle bottiglie e esame delle commissioni di degustazione. Infine si sono redatte le classifiche distinte per tipologia di Vino DOC. Fra i bianchi, nella categoria Garganega è risultata trionfatrice l’etichetta “Ego” 2007 dell’azienda vitivinicola Costalunga, subito seguita dal Garganega 2007 dell’azienda Ca’ Basso; il Pinot Bianco ha invece visto sul podio l’etichetta 2007 prodotta da “Mattiello Natalino”, seguita dal “Dal Maso” 2007, dal terzo classificato “Nani” 2007 del Vigneto Nespolaro, dal “Ca’ Basso” del 2007 e dal “Pegoraro” 2007. Fra gli Chardonnay vincitrice è risultata l’annata 2007 del “Ca’ Grande di Gianesini”, nella categoria Sauvignon ha vinto il “Marcato” 2006 a pari merito con il “Dal Maso Casara Roveri” 2006, seguiti dall’etichetta di “Cantine dei Colli Berici”. Quindi il 2007 è stata la prima annata del Tai Rosso, precedentemente denominato Tocai Rosso. I primi tre posti, nell’ordine, se li sono aggiudicati “Cavazza”, “Costalunga Gheorgos” e “Piovene Porto Godi”. La categoria Invecchiati di Tai Rosso ha visto al primo posto il “Dal Maso Colpizzarda” 2006, seguito da “Cavazza Corallo” 2006 e “Le Pignole Torengo” 2006. Per la denominazione Barbarano, che individua la zona “classica”, il primo posto sul podio è stato appanna ggio di “Faccin Dino e Lorenzo” 2006. Per il Merlot il vincitore è stato il “Dal Maso” 2005, mentre nel Cabernet 2007 la scelta è stata davvero difficile: primo il “Ca’ Rovere Sisto Rosso”, seguito nell’ordine da “Vini Cris Vigna Castel Bricon”, “Cielo e Terra Defrà”, “Montagna”, “Vini Cris Principio” e “Rosso del Campo Carraro Colle di Bugano”, “Mattiello Natalino” e infine ottavo “Muraro Severino”. E’ stata sfida anche fra i Cabernet 2006, competizione vinta dall’etichetta “Piovene Porto Godi Vigneto Pozzare” subito seguita da “Cantine dei Colli Berici Belvedere”, “Costozza Conti Da Schio”, “Chiesa Vecchia Cabernet della Chiesa”, “Cavazza Cicogna”. Per chiudere alla grande con la categoria Cabernet Riserva: vincitrice, incontrastata, l’etichetta “Vini Cris da Cabernet Sauvignon” 2004.

Rassegna Enologica dei Colli Berici Una goccia di vino, un’opera d’arte: è “Artevino 2008”, l’appuntamento organizzato dalla Strada dei Vini D.O.C. dei Colli Berici per presentare i prodotti dell’ultima vendemmia, fondendo profumi e caratteri delle varietà vinicole delle colline vicentine con le opere di artisti selezionati. I quali hanno esposto i propri lavori nelle cantine delle aziende socie del Consorzio a Denominazione di Origine Controllata. Un’occasione originale, imperdibile per tutti gli appassionati, estimatori o anche semplici curiosi, che hanno così assaporato la sincera ospitalità dei Colli Berici, passando una giornata tra i colori ed i sapori della primavera inoltrata nei fertili rilievi del Basso Vicentino, e le ispirazioni di nascenti forme artistiche. Quest’anno il “via” all’evento e’ stato accompagnato dalla Rassegna Enologica dei Colli Berici, sabato 24 e domenica 25 maggio. Oltre ad essere presenti alla “disfida”, ovvero la degustazione di cento vini D.O.C. all’interno della splendida struttura rinascimentale di Palazzo dei Canonici a Barbarano, aperta al pubblico nella giornata di domenica, sette cantine socie hanno“aperto” le proprie porte e accolto i visitatori in loco. Domenica il “gastronauta” ha potuto quindi bussare alla soglia dell’azienda agricola leonicena “Vini Cris”, coi suoi pendii di argille rosse; visitare l’azienda “Costozza” dei Conti Da Schio a Longare, e la grande grotta usata come cantina sin dal 1300; valutare l’esperienza e professionalità dei produttori dell’azienda “Rivaratta”, a Sarego, a cavallo tra il Vicentino e il Veronese; ascoltare musica rock-jazz con le band Radicanera, Magmatica e Ragrenouille , presso la fattoria “Le Vegre” ad Arcugnano; apprezzare le “Tele fra i vigneti”, evento che si e’ svolto con la partecipazione di una cinquantina di artisti fra i filari dell’azienda agricola “Ca’ Rovere”, ad Alonte; attraversare in carrozza le vigne dell’azienda “Costalunga”, a Castegnero, con gli storici veicoli messi a disposizione per l’occasione. Per tutti gli appassionati di motori su due ruote, infine, la cantina sociale “Colli Vicentini” di Montecchio Maggiore ha offerto un’accurata selezione di vini fermi, frizzanti e spumanti durante lo svolgimento della mostra “La motocicletta e l’arte”. “Artevino” e’ prosegue quindi in giugno e luglio: a seconda della serata il visitatore potrà assaporare i prelibati vini D.O.C. dei Colli, ascoltando diversi generi musicali o la prosa della tradizione veneta, ammirando gli stili e le diverse sfumature di colore di mostre di pittura, apprezzando balli dal sapore antico.  

Prima del Torcolato, Gian Antonio Stella ospite d’onore e Ambasciatore nel mondo Gian Antonio Stella, uno dei giornalisti italiani più amati, coautore del best seller “La Casta”, e’ stato l’ospite d’onore della tredicesima edizione della “Prima” del Torcolato, svoltasi a Breganze domenica 20 gennaio, in piazza Mazzini. Nato ad Asolo (Treviso) nel ’53, Stella è originario di Asiago ed ha vissuto a lungo a Vicenza, dove ha frequentato il Liceo Classico “Pigafetta”. Da tredici anni la “Prima del Torcolato” attira a Breganze un pubblico sempre più vasto, dagli appassionati di enogastronomia e prodotti tipici alle famiglie, che quest’anno hanno assistito anche all’investitura del giornalista-scrittore del titolo di Ambasciatore del Torcolato nel Mondo. Una “cerimonia” particolare, formale e al tempo stesso giocosa, che prima d’ora non era mai avvenuta in pubblico. Il grado di Ambasciatore del Torcolato è vitalizio ed è riservato a pochissime persone che abbiano dato lustro alla loro terra d’origine (o di “adozione”), il Vicentino: prima di Stella si annoverano l’allora AD Enel Paolo Scaroni, Vittorio Mincato già AD Eni, il calciatore Paolo Rossi, il presidente di Valentino, Matteo Marzotto e l’industriale dell’abbigliamento sportivo Lino Dainese. Anche a Stella dunque, e’ stata consegnata una cassetta di vino speciale, cosiddetta “dell’ambasciatore”, poiché contiene una bottiglia di Torcolato per ciascun produttore, il “Roccolo” ditirambo dell’Acanti (in cui si trova una della prime e più antiche “tracce” letterarie del gustoso vino di Breganze) ed altri materiali sul Torcolato. Quella di Ambasciatore del Torcolato nel Mondo è una carica che dà diritto ad ottenere ogni anno una nuova cassetta con cui esercitare la propria funzione diplomatica, stappando e mescendo il Torcolato in favore di famigliari e amici più cari e comporta l’impegno solenne a riconoscere e preferire la maggiore bontà di quel di Breganze sopra ogni altro vino dolce. L’appuntamento è quello con la prima spremitura dell’uva vendemmiata nel 2007, Vespaiola soprattutto, oggi appassita: torchiata per bene, darà un mosto dolcissimo in onore del quale si svolge l’intera festa. Alla voracità delle vespe, attratte dal profumo particolare di quest’uva a bacca bianca, autoctona della zona DOC alle pendici delle Prealpi Vicentine, si deve il nome della varietà che è il vanto e l’orgoglio dei vignaiuoli locali: «La varietà più usata nel Torcolato deriva il suo nome dal fatto che è molto appetita dalle vespe», scrive l’enologo e viticoltore Fausto Maculan, presidente dell’Associazione “Strada del Torcolato e dei Vini di Breganze”. «In certe annate, queste possono accanirsi selvaggiamente sulle viti, tanto da rendere la vendemmia se non problematica, almeno difficile. Sembra che sia il particolare profumo a richiamarle, ma anche la notevole dolcezza del succo gioca un ruolo determinante in quest’attrazione», spiega Maculan. La resa è molto bassa, da 100 chilogrammi d’uva si ricavano da 25 a 30 litri di liquido. Dopo un travaso per l’eliminazione delle parti solide, il mosto è messo a fermentare. La trasformazione degli zuccheri in alcole è molto lenta: può durare anche due o tre mesi e non è mai completa. Essa si arresta naturalmente quando il vino è ancora dolce. Si procede allora ad un secondo travaso ed il vino è posto a maturare per almeno un anno, ma, secondo alcuni produttori, 24 mesi sono il periodo ottimale. Il vino acquisisce un colore giallo oro, spogliandosi di tutte le impurità, presentandosi limpido per l’imbottigliamento. Questi i dati calcolati su più annate: l’alcole varia da 11 a 13,5%, gli zuccheri residui dal 80 al 150 grammi per litro, l’acidità dal 7 al 9 per mille. Odorando un bicchiere di questo vino, si avvertono aromi intensi di miele, frutta matura o passa, quali uvetta, fico o addirittura albicocca secca. Una piacevole sorpresa è il suo gusto “dolce-non-dolce”. In occasione della “Prima” del Torcolato, in piazza Mazzini e’ stato ospitato un mercatino dei prodotti tipici di quel serbatoio di prelibatezze che è la Pedemontana vicentina.www.stradadeltorcolato.it    

Barack Obama e il bacalà alla vicentina… Risi, bisi, polenta e bacalà…..nel cenone di Obama. La coppia presidenziale, Barack e Michelle Obama ha salutato il nuovo anno alle Hawai con un menù italiano preparato dal cuoco di fiducia, l’italo americano Tony Mantuano, titolare de “La Spiaggia” di Chicago, su indicazioni di Michelle Obama. La first lady s’è ricordata, infatti, di alcuni piatti che aveva assaggiato alla “Spiaggia” e li ha richiesti per la cena di San Silvestro. Il menè, come riporta il periodico “Metropolitan Post”, è stato equamente diviso tra Veneto e Toscana. Il baccalà alla vicentina, accompagnato dalla classica “polenta veneta” è stato espressamente richiesto da Michelle Obama a Tony Mantuano. Nel menù presidenziale non sono mancati altri piatti tradizionali veneti: si tratta dei bigoli con le sarde e dei “risi e bisi”. Ad “aprire le danze” sulla tavola di Obama, una sere di crostini di fegatini e affettati misti toscani. Di fronte ad un testimonial della cucina veneta tanto inatteso quanto prestigioso, sono già stati preparati doni da inviare presso l’indirizzo della Casa Bianca, con un invito ad assaggiare nella zona… di produzione, prodotti e piatti tipici. Chissà che la cucina possa fare il miracolo e convincere la coppia presidenziale. (Antonio Di Lorenzo _ Il Giornale di Vicenza 03/01/2009) L’orgoglio dei Veneti e gli altri vip Franco Manzato, vicepresidente della Giunta regionale del Veneto ha espresso soddisfazione per questa scelta gastronomica e ha detto: "Obama premia la qualità. Il presidente eletto, scegliendo la cucina italiana e molte specialità venete per il suo cenone, ha dimostrato per l’ennesima volta di essere un buon gustaio attento alla qualità dei nostri prodotti. D’altra parte è in buona compagnia visto che già la Top model Naomi Campbell, l’attrice Sharon Sone e il regista Woody Allen sono più volte venuti nella nostra regione assaggiando le nostre specialità e diventando così ambasciatori mondiali del made in Veneto. Per questo il presidente Obama non fa altro che consolidare la convinzione diffusa che i nostri prodotti siano tra i migliori del mondo".

Giornate Italo Norvegesi: VENTENNALE Grande festa quest’anno per la ricorrenza del ventennale della fondazione della Venerabile Confraternita del bacalà alla Vicentina. Lunedì 24 presso la sala del consiglio comunale di Sandrigo, alla presenza dell’assessore regionale Ciambetti, del vice presidente della Provincia Dino Secco , della giunta comunale e del sindaco di Sandrigo, tutta la Venerabile Confraternita e numerosi ospiti norvegesi, si e’ svolta la premiazione dell’equipaggio che ha compiuto l’impresa dell’attraversata Venezia-Rost “sulla rotta del Querini”. Con la partecipazione inoltre di tutti gli sponsor che hanno contribuito alla realizzazione della spedizione. A ciascuno di essi e’ stata consegnata una targa in memoria di questo evento che ha avuto – per i due mesi di navigazione e continua ad avere ancora oggi – una vasta eco su tutti i giornali e sulle emittenti tv. Grande e’ stata la partecipazione del pubblico, accorso numeroso in sala per poter assistere, oltre alla premiazione anche alla proiezione del filmato Venezia Rost , un’anteprima del filmato vero e proprio che uscira’ entro fine anno. In questa occasione e’ stato presentato e illustrato il progetto dell’università di Udine : “5 ricette tradizionali per rappresentare l’Italia”…ed il bacalà alla vicentina ha l’onore di essere una di queste. Quindi apertura degli stand gastronomici venerdì, sabato e domenica. Uno dei momenti piu’ importanti della settimana e’ stata la serata dedicata alla Cena di Gala presso la Trattoria da Palmerino, dove i padroni di casa Antonio Chemello con il figlio Marco e la mamma Iole, hanno preparato la cena di gala con bacalà in varie vesti, compreso il dolce “bigne’ e frolla al bacalà”, opera di Lina Tomedi, consorella della Confraternita. Quindi lo scambio di doni e di saluti tra il sindaco di Sandrigo Barbara Trento e il vice sindaco di Rost, Harjeet Jassal. Tra inni e brindisi c’e’ stato poi l’applauso per l’equipaggio vicentino che ha percorso le oltre 4.000 miglia a vela fino a Rost arrivando trionfante il 7 luglio nei mari del Nord. Domenica 30 c’e’ stato il gemellaggio della nostra Confraternita con la Confraternita del Bacalà Mantecato di Venezia www.baccalamantecato.com e con il Cenacolo Roveretano di Rovereto (TN) www.cenacoloroveretano.it. Sono stati nominati da parte del gran Maestro della Venerabile Confraternita – Walter Stefani – due nuovi confratelli : l’enogastronomo padovano Romolo Cacciatori e l’artista vicentino Galliano Rosset. E’ stato inoltre premiato con la targa il Bacalà Club 2010 presso Ristorante Teatro dei Sapori (Castelfranco Veneto) www.teatrodeisapori.it – info@teatrodeisapori.it A tutte le Confraternite presenti e ai vari Bacalà club e alle autorità italiane e norvegesi è stata consegnata una Litografia – con l’immagine della Basilica Palladiana e il simbolo della Confraternita – eseguita da Galliano Rosset – come omaggio per festeggiare il Ventennale di fondazione della Confraternita del Bacalà.   clicca e scarica il programma delle giornate Italo-Norvegesi  

Conferenza stampa in Cantina Bartolomeo Breganze Il giorno giovedì 2 agosto e’ stata organizzata dal Sig. Bertuzzo Michele dell’ufficio comunicazione della cantina Beato Bartolomeo di Breganze , una conferenza stampa. Presieduta da tutti i componenti del consiglio di amministrazione della cantina, con a capo il Presidente dott. Piergiorgio Lavarda ed il Vice Presidente Vittorio Santa Caterina, la conferenza ha visto la partecipazione del Presidente del Consorzio Tutela Vini Doc Breganze dott. Girolamo Livore, il Presidente della Venerabile Confraternita del Bacalà alla Vicentina avv. Michele Benetazzo e tutto l’equipaggio del Mandrake II. Numerosi i giornalisti rappresentanti i quotidiani nazionali: Il Giornale di Vicenza, il Gazzettino, la rivista Gusto Locale, Thiene news, Pappageno, La Voce dei Berici e le emittenti televisive locali: Tva Vicenza, Telenordest, Reteveneta. Lo scopo della conferenza e’ stato quello di festeggiare il rientro e tutta l’impresa dell’equipaggio del Mandrake II e comunicare il ritrovamento di alcune bottiglie – esattamente quattro – delle diciannove bottiglie che sono state buttate in mare durante il percorso di navigazione, dall’equipaggio del Mandrake II. Durante alcune tappe del viaggio del Querini infatti, e precisamente al Sud dell’Inghilterra (Canale di san Giorgio), a Dublino e in Scozia (Capo wright) ,l’equipaggio del Mandrake II ha buttato in mare diciannove bottiglie contenenti ciascuna una pergamena che spiegava lo scopo eno-gastronomico del viaggio che si stava compiendo. Il recupero di quattro bottiglie e’ avvenuto in Galles (una bottiglia); in Scozia (una bottiglia) ed in Irlanda (due bottiglie). Ai fortunati recuperatori delle bottiglie verra’ spedita una confezione di ventiquattro bottiglie assortite (torcolato, marzemino, cabernet, vespaiolo, pinot nero, etc ) della Cantina Beato Bartolomeo di Breganze 

Termina a Rost l’avventura del Mandrake II I “Marinai del Bacalà” sono arrivati a Rost. L’incredibile avventura che ha visto protagonisti Antonio, Furio, Sergio, Arnaldo, Luigi, Marco ed Emma si e’ conclusa splendidamente, dopo due mesi di non sempre facile navigazione, con l’arrivo a Rost. L’intera cittadina norvegese ha voluto festeggiare l’arrivo dei nostri prodi con una grandissima festa durata tre giorni! Poco prima dell’arrivo il Mandrake II ha trovato una trentina di imbarcazioni che hanno voluto simbolicamente accompagnare tutto l’equipaggio nelle ultime miglia di navigazione. Un tripudio di bandiere norvegesi e italiane che hanno voluto festeggiare l’impresa e tutti coloro che sono arrivati fino a Rost. Con una splendida giornata di sole, sulle orme di Pietro Querini, il tragitto di 4.300 miglia si compie quindi dopo due mesi dalla partenza da San Marco. All’isola dove naufrago’ il Querini e dove gli e’ dedicata una stele, tutta Rost attende l’equipaggio del Mandrake II . Qui’ sara’ depositata una targa commemorativa del viaggio appena concluso. Risuonano le sirene, il sindaco Paul Raanes applaude con la banda e la cantante lirica Hildegunn Petersen; bis dell’inno di Mameli, risuona l’inno norvegese. Sembra la festa nazionale. “Non ci aspettavamo una simile accoglienza” commenta l’equipaggio. Dopo tre giorni passati a festeggiare l’impresa con i nostri amici norvegesi, pubblichiamo il significativo commento ed i ringraziamenti rivolti a tutti, da parte dell’equipaggio del Mandrake II : “11 Luglio 2007 – L’avventura e’ terminata. L’accoglienza del paese di Rost in questi nostri giorni di permanenza, e’ stata meravigliosa. A tutti noi dell’equipaggio e a tutti coloro che ci hanno raggiunto fin qui dall’Italia, gli abitanti di Rost hanno regalato dei giorni semplicemente eccezionali. Il calore, l’abbraccio e l’affetto dei nostri amici norvegesi e’ stato commovente, indimenticabile. Ci e’ difficile descrivere, e lo vogliamo dire senza retorica, quello che abbiamo vissuto in questi giorni. Ancora una volta, di sicuro, questo nostro viaggio ci ha fatto capire che il legame che ci unisce alla Norvegia e alla cittadina di Rost, e’ fatto di vera amicizia e di valori profondi; valori che non hanno limiti e confini. Riteniamo doveroso pertanto ringraziare : Tutta la citta ‘di Rost per la spendida accoglienza; il sindaco Paul Raner, e gli organizzatori dell’evento: Steiner, Tore, Tove, Rihno, Arnfin, Arne, Cecile e soprattutto a Olaf per la disponibilità, la cortesia e la pazienza avuta nel darci la totale assistenza in questi giorni. Il nostro ringraziamento va a tutto l`equipaggio che ha creduto e portato a termine questa impresa : Antonio, Furio, Arnaldo, Luigi, Sergio, Marco, Emma e tutti quelli che vi hanno partecipato. Un grazie anche a tutti gli sponsor che hanno permesso di realizzare questa iniziativa e questa impresa che ha suggellato ancora una volta il gemellaggio ed il forte legame che unisce Sandrigo con l`isola di Rost. Ringraziamo Il Giornale di Vicenza, nel direttore Sig. Antonacci per aver creduto nella nostra iniziativa ed averci sponsorizzato; ringraziamo la giornalista Nicoletta Martelletto per la bravura e la disponibilità dimostrata nel seguirci. Vogliamo inoltre ringraziare il Vicepresidente della Regione Veneto, Luca Zaia e tutta la sua segreteria : Stefano, Alessandro, Cristina, Luana e Valter per l’appoggio e l’impegno profuso nell’iniziativa. Un caloroso ringraziamento anche al consigliere regionale Roberto Ciambetti, al sindaco di Sandrigo Barbara Trento, al vice sindaco di Sandrigo Segala Francesco e a tutta l’amministrazione comunale. Un ringraziamento alla pro Sandrigo e alla Venerabile Confraternita, nel Presidente avv. Michele Benetazzo”… Antonio e l’equipaggio del Mandrake II

Nanto Pietra e i vini dei colli berici Si e’ conclusa la 14° edizione 2007 di  “Nanto Pietra-Simposio Internazionale di Scultura” con la proclamazione dei vincitori del Simposio e della Rassegna  Enologica, e con una cena di gala nello splendido contesto di Villa Pigafetta di Montruglio, a Mossano (Vicenza). La Manifestazione e’ stata organizzata dall’Amministrazione Comunale e dalla Pro – Loco di Nanto, il Consorzio Tutela Vini Doc “Colli Berici” e l’Associazione Artigiani della Provincia di Vicenza.  Ieri si sono conosciuti quindi  i vincitori della seconda edizione “Rassegna Vini Doc Colli Berici” (per info : 0444/896598 – 638188)La cena di gala e’ stata curata dall’Equipe Cuochi Veneti. Nell’occasione, i piatti della tradizione gastronomica vicentina sono stati abbinati con i vini vincitori, uno per ogni tipologia prevista dal disciplinare, della zona a Denominazione di Origine Controllata “Colli Berici”. NantoPietra non e’ solo il Simposio: intorno agli scultori al lavoro, gira a pieno ritmo un’imponente macchina organizzativa, che prevede un crescendo di appuntamenti per la valorizzazione del territorio, a cominciare dall’enogastronomia, con la seconda edizione della Rassegna Enologica Doc "Colli Berici"; passando per "Prosciuttando DOP" con il prosciutto crudo Berico-Euganeo Veneto Dop, alla base anche dei pranzi delle e cene serviti al pubblico, con quattro primi e per secondo il "pecosso" (coscia arrosto); fino all’Olio di Oliva Dop dei Colli Berici ed al Tartufo dei Berici, in riverente custodia dei quali e’ stata  fondata la Confraternita.        

Bacalà a Ottawa…. Dalla Capitale del Canada hanno fatto sapere a Sandrigo, al Gran Maestro della Venerabile Confraternita Michele Benetazzo che ..”Guardi che qua da noi c’e’ un benemerito che ben meriterebbe…” Angelo Andrella, classe 1921 da piu’ di mezzo secolo e’ un vicentino ad Ottawa. Quando i vicentini di Ottawa si ritrovano, e’ lui a metter sua pipare lo stoccafisso: e non vogliono nessun altro nei meeting convocati tra il verde degli immensi parchi oppure al St.Anthony Soccer Club di di Little Italy. Ecco allora che che gli amici berico-ottawensi hanno strappato per il loro gastronomo una investitura solenne. Prima e probabilmente destinata a rimanere unica di questo genere e a cosi’ grande distanza. Per il ventennale che si e’ festeggiato in questo periodo, i Confratelli – Claudio Cegalin e Luciano Righi come inviati ufficiali e Antonio Chemello, cuoco ufficiale della Confraternita sandricense   – sono partiti e sono arrivati ad Ottawa con Benito Sasso, rappresentante dei Vicentini nel Mondo (vedi link), ospiti del Club capitanato da Mario Cinel. Per la serata del bacalà di gala – culminata con Angelo emozionantissimo davanti alla “stecca” dell’investitura e alla placca luccicante da confratello – sono arrivati in piu’ di trecento, non solo vicentini ; c’erano l’ambasciatore italiano Gabriele Sardo e quello norvegese Tor Naess, un ex ministro federale, un rappresentante del sindaco e molti italiani illustri della capitale. Parlando di Andrella, Cinel ha parlato di che cosa sia oggi, la realtà dei vicentini all’estero. Il neo – venerabile e’ sbucato in sala proveniente dalle retrovie e  quando sono scrosciati gli applausi, i vicentini arrivati da Vicenza hanno capito quanto i vicentini di Ottawa vogliono bene ad Andrella e alla sua tenace fedeltà a una ricetta che si trasforma in radice indimenticata.

“Memento Virgili” : in memoria di Virgilio Scapin. A Campese (Bassano del Grappa – Vicenza) si e’ svolto l’incontro merliniano con la Venerabile Confraternita del Bacalà alla Vicentina in ricordo del comune sodale Virgilio Scapin. Presso la sede degli amici del Merlin Cocai, e’ stata letta una selezione di brani della Zanitonella folenghiana confrontati con alcuni passi de I Magnasoète. Successivamente presso Villa Damiani Trevisani si e’ svolta una riunione conviviale sul tema: “Il Bacalà ai tempi del Folengo”, con la realizzazione della più antica ricetta sinora nota sullo stoccafisso: “Sic prepara Stochbisc” di Johannes Bockenheym (1414) e del “Bacalà alla Vicentina”, con una selezione di ricette a cura di O. Fabris. Virgilio Scapin era Socio Ordinario degli Amici di Merlin Cocai e fu tra i primissimi vicentini a iscriversi, pagando regolarmente la sua quota. Già minato dal morbo di Parkinson in modo grave, non trascurò di incoraggiarci per portare avanti il progetto del convegno su Bino Rebellato. Ha vissuto a Vicenza, dove era nato nel 1932. Dopo otto anni di studi in seminario si avviava all’attività libraria, aprendo una libreria famosa, la "Due Ruote", in Contrà Do Rode. Esordì come romanziere nel 1962, pubblicando per Longanesi Il chierico provvisorio. Con lo stesso editore, nell’ ‘83, La giostra degli arcangeli. Tutte le sue opere riflettono aspetti autobiografici e ne I magnasoete ( I mangiatori di civette) il racconto nasce dalla costante frequentazione della cantina breganzese del vignaiolo Firmino Miotti (nostro associato), che diventa per lo scrittore il veicolo attraverso cui descrivere l’impatto fra il mondo moderno e quello agricolo, con un divertente bilinguismo italo-veneto che sprigiona vigorosi umori e colori, resi con irresistibile comicità. Questi testi verranno esaminati in un confronto con la Zanitonella e altri testi folenghiani nel recital di Costalunga che chiuderà la visita al sepolcro di Merlino. Scapin è stato finalista al Campiello con Il bastone a calice , edito da Neri Pozza (1994). Presso lo stesso editore ha pubblicato Una maschia gioventù (1998) sull’epica fascista vissuta da un giovane campagnolo. Supermarket provinciale pubblicato da Scheiwiller (1969) e I magnagati (Biblioteca dell’ Immagine, 2002) richiamano l’evidenza di questo autore che, come altri grandi veneti (vedi Rebellato), prediligono la provincia come substrato irrinunciabile per la loro brillante creatività. E’ stato Socio Fondatore e per vent’anni Gran Priore della prestigiosa "Confraternita del Bacalà alla Vicentina" e membro dell’Accademia Olimpica Vicentina. Morto a Vicenza il 27 dic. 2006. La rappresentanza della Venerabile Confraternita del Bacalà alla Vicentina, fondata giusto vent’anni fa dallo scrittore Virgilio Scapin è stata accolta dal presidente degli Amici di Merlin Cocai sulla porta dell’antichissimo monastero benedettino della Santa Croce di Campese, per una visita al famosissimo sepolcro del Folengo. Dopo la firma del Registro dei Visitatori, inaugurato da Giosuè Carducci nel 1906, i convenuti si sono riuniti nel salone del Centro di Documentazione Folenghiana, dove l’attore Pino Costalunga ha dato lettura ad alcuni passi tratti dalla letteratura folenghiana , confrontati con altrettanti de “I magnasoète”, l’ irresistibile comicità dei quali è stata resa con molta sobrietà e rispetto dall’attore, che ha ben mostrato di aver compreso correttamente l’atteggiamento dello scrittore, evitando la greve caricatura di cui questi testi sono solitamente fatti segno. Circostanza, questa, sottolineata da Fabris, che aveva introdotto l’argomento, presentando i testi e gli autori e concludendo come sia mirabile constatare , a distanza di cinquecento anni, come le cose siano rimaste sostanzialmente immutate, finché non si è avviata la Civiltà dei Consumi, che non prevede la possibilità dei ritorni ma di un perenne, benché illusorio, “nuovo”.  

Sandrigo Festa del ventennale di fondazione  della Venerabile Confraternita Nella sala consiliare del municipio di Sandrigo la Venerabile Confraternita del Bacalà alla Vicentina ha degnamente celebrato il ventennale di fondazione. Autorità presenti: il sindaco di Sandrigo, Barbara Trento. I Consiglieri regionali Ciambetti (anche in rappresentanza della Provincia) e Donazzan. A far da cornice alle autorità c’erano tutti i Confratelli che indossavano per l’occasione la tipica mantella grigio gialla che li contraddistingue. Al centro il presidente Benetazzo con a fianco il suo vice, Luciano Righi e il priore reggente – Walter Stefani. Ha preso la parola il Presidente Benetazzo, salutando e ringraziando gli intervenuti e passando poi la parola al sindaco. La signora Trento ha elogiato Benetazzo per la sua idea vincente che ha portato indubbi vantaggi alla comunità sandricensi ed ha concorso a far conoscere il paese a livello internazionale. Complimenti anche dai consiglieri regionali Donazzan e Ciambetti che hanno promesso interessamento a sostegno delle molteplici iniziative organizzate per il ventennale, con particolare riferimento alla regata storica organizzata sulla rotta del Querini da Antonio Chemello, titolare della Trattoria “da Palmerino”. Il presidente Benetazzo ha poi fatto un simpatico excursus dei venti anni della Confraternita e dei lusinghieri successi ottenuti fino a far conoscere il baccalà alla vicentina in tutto il mondo quando all’epoca della nascita della Venerabile non c’era più nessun ristorante nel vicentino che presentava tale piatto nel menu. Ha ricordato i magnifici 10 fondatori 4 dei quali “sono andati avanti” per dirla alla maniera degli alpini. Ben 39 i ristoranti segnalati ai quali è stata data la targa di riconoscimento e la nascita dei Bacalà Club su un’idea di un appassionato assessore comunale di Castelfranco Veneto, il dr. Campanaro che vantano migliaia di iscritti in tutta l’Italia, ma anche in Canada, in Argentina, in Brasile e nel vicino Lussemburgo. Ha poi citato una iniziativa della CEE per la quale il baccalà alla vicentina verrà inserito tra i 5 piatti al mondo da salvare fra i quali figura anche un altro piatto italiano: la pizza alla napoletana. Simpaticissimo il momento dell’omelia di Stefani Priore reggente che con una lunga e ricciuta chioma color  grigio argenteo ha invocato la salvaguardia del beneamato piatto di baccalà cotto alla vicentina ed ha poi nominato cavaliere del Baccalà con la suggestiva cerimonia di investitura, straordinaria in questo caso, il nuovo confratello Claudio Rigo. La giornata si è poi conclusa a Villa Mocenigo di Lupia di Sandrigo dove la Confraternita ha offerto a tutti i partecipanti una degustazione del baccalà alla vicentina al quale è stato accostato, oltre ai classici vini consigliati Durello, Vespaiolo e Tocai Rosso un altro vino di nuova produzione del vicentino denominato Agno Bianco che sarà oggetto di attento esame da parte degli esperti.

60 Anni di attività della Trattoria da Palmerino Giovedì 29 novembre 2007, con una magnifica cena, sono stati festeggiati i sessant’anni di attività della tratattoria, nata nel 1947 in centro a Sandrigo con il nome “Tre Garofani” e trasferita nel 1960 nella sede attuale per iniziativa di Palmerino e della moglie Iole. Erano presenti le Autorità comunali, diversi membri della “Venerabile Confraternita del Bacalà alla Vicentina” , amici e parenti, clienti affezionati ed una rappresentanza della “Dogale Confraternita del baccalà mantecato di Venezia”, tutti riuniti per festeggiare la signora Iole, il figlio Antonio ed il nipote Marco (che rappresenta la quarta generazione) che attualmente conducono con grande passione e professionalità il locale. Alla morte di Palmerino, avvenuta nel 1990, il figlio Antonio, assieme alla moglie Cristina e coadiuvato dalla mamma Iole, ha proseguito nella tradizione di famiglia, assumendo le “redini” del locale, già conosciuto per la sua cucina tradizionale e genuina, portandolo a diventare uno dei ristoranti più conosciuti per la buona cucina e in particolar modo per il gustoso baccalà. Ora in cucina “spignatta” il giovane figlio Marco, che ha già saputo dimostrare grandi doti di cuoco privilegiando la tradizione dei piatti genuini del territorio, ma aggiungendo un pizzico di geniale modernità. La Trattoria da Palmerino è stata insignita, prima fra tutti i ristoranti vicentini, della targa della “Dogale Confraternita della baccalà mantecato di Venezia”. CONCLUSO UN EFFERVESCENTE VENTENNALE PER LA VENERABILE CONFRATERNITA con un ricordo dei Soci Fondatori Virgilio Scapin e Gianni Capnist La Venerabile Confraternita del Bacalà alla Vicentina si è riunita per il suo annuale cenacolo plenario giovedì 13 us presso il Ristorante da Palmerino a Sandrigo. Ubicazione quasi d’obbligo, dopo i travagli marinari sostenuti fra maggio e luglio dal patron Antonio Chemello, cuoco di bordo sul veliero Mandrake II, in navigazione “Sulla rotta del Querini” fino all’ isola di Røst. Il presidente della Venerabile, l’avv. Michele Benetazzo, dopo avere ricordato due grandi figure appena scomparse, i soci fondatori Virgilio Scapin e il conte Giovanni Capnist, ha sottolineato come il 2007 sia stato un anno difficilmente uguagliabile, per le oltre cinquanta iniziative sostenute dalla Confraternita. Un record che riflette i frutti di un ventennio –appena compiuto- di lavoro assiduo e animato dall’entusiasmo. La goliardia serpeggiante nel gruppo non ha impedito di raggiungere interessanti risultati, come le missioni che hanno portato i confratelli in Canada, due volte in Norvegia e persino nella “lontana” Rovereto. Qui, in terra trentina, abbandonate ormai le speranze autostradali, la stampa ha dichiarato a titoloni che non importa, tanto “unisce più il baccalà che la Valdastico”. Da tempo, infatti, al di là del Pasubio il “Cenacolo Roveretano”, da quest’anno gemellato con la Venerabile, ha messo in atto una serie di iniziative che hanno concentrato l’attenzione dei buongustai sullo stoccafisso, ottenendo una notevole partecipazione. L’associazione, capeggiata da due effervescenti e inseparabili leaders, Loris Sartori e Andrea Vergari, ha invitato a Rovereto, a più riprese, titolati chefs delle più note tradizioni locali dello stoccafisso, a sfidarsi sul pesce stocco: sardi, messinesi, anconetani, veneziani, livornesi, trentini e liguri, si sono presentati alla disfida “Bacco qua, Bacco là,…Baccalà”. Ma da quando sono intervenuti i cuochi vicentini – da quest’anno rappresentati collettivamente come “I Ristoratori del Baccalà alla Vicentina”- la sfida non ha più storia. La palma è andata, a furore di pubblico, per il terzo anno consecutivo alla preparazione vicentina. Non per niente, nel corso di quest’anno, il piatto più caratteristico di quelli che ormai sono diventati “ex magnagati” è stato selezionato da una commissione scientifica costituitasi fra l’Università di Roma e quella di Udine, per un’indagine europea sui piatti più rappresentativi dell’ Unione. Cinque sono stati selezionati in Italia; fra questi il Baccalà alla Vicentina. Sono tutte esperienze che confermano come la ricetta si presti a ottenere -se realizzata secondo le buone norme- piatti che sono autentici outsiders. La relazione del Presidente ha sottolineato come la nascita di tanti “Baccalà Club”  che sventolano i colori vicentini in Italia e anche all’estero confermino il gradimento universale di cui gode il nostro vecchio piatto quaresimale, che ora si gusta invece per il pieno godimento di una convivialità raffinata. Un’ attività –ha sottolineato con una certa preoccupazione il Vicepresidente on. Luciano Righi- che richiede un rinforzo nelle squadre di lavoro della Confraternita, per affrontare le fatiche future che il successo impone. Ma l’esito più clamoroso è stato ottenuto proprio a  Røst. Paradossalmente, i norvegesi non mangiano stoccafisso. Nel corso dei festeggiamenti  per l’arrivo del Mandrake II i vicentini presenti, assieme ad una grossa delegazione della gemellata  Dogale Confraternita del Baccalà Mantecato alla Veneziana, hanno potuto constatare invece la piena conversione  dei norvegesi  al Baccalà alla Vicentina servendone fino a quattro repliche al tavolo delle autorità ! Si sta temendo ora che alle Lofoten  maturi la decisione di non vendere più lo stockfisch ai vicentini ma di consumarselo in casa. Otello Fabris

  Si tiene la Festa del “Bacalà alla Vicentina”. Davanti a tutte le autorità del Comune di Sandrigo e di Rost, iniziano i festeggiamenti per la “Festa del Bacalà alla Vicentina”. Grande anche quest’anno il successo di pubblico che proveniente da tutta Italia si e’ “riversato” nella piazza di Sandrigo per degustare il nobile piatto. Davanti ai mantelli multicolori dei confratelli e dei rappresentanti delle altre confraternite d’Italia, si e’ tenuta la cerimonia d’investitura che ha nominato tre nuovi cavalieri della “Venerabile Confraternita del Bacalà alla Vicentina”. Si sono inginocchiati per l’investitura al cospetto di Walter Stefani, facente funzione di Gran Maestro della Confraternita (su delega del titolare, Virgilio Scapin) : Alice Tonzig, docente di lingua italiana all’Università di Oslo ; Walter Girardin, direttore della scuola alberghiera provinciale di Tonezza , e Riccardo Stola, dirigente scolastico dell’Istituto alberghiero statale “Artusi” di Recoaro Terme. Uno spazio e’ stato riservato anche ad Antonio Pace, assessore del Comune di Avigliano (Potenza), i cui abitanti, grandi consumatori di baccalà, si propongono per un futuro gemellaggio con Sandrigo. Sotto un tiepido sole autunnale, il sindaco Barbara Trento ha sottolineato come il nostro piatto rappresenti bene la gente veneta, semplice e schietta ed ha osservato che lo sviluppo non prescinde dal riconoscimento e la conservazione della propria identità. Nel corso della cerimonia cinque ristoratori vicentini sono stati insigniti del marchio di qualità per la preparazione del “bacalà alla vicentina”: Il ristorante “ Al Castello” di Marostica; “Belvedere” di Bassano del Grappa; Trattoria “Mora” di Sandrigo , ristorante “Zemin” di Monteviale; ristorante “Al Torcio” di Chiampo e ristorante “De Gobbi” di Creazzo. I locali selezionati arrivano cosi’ al numero di 39. Per il quarto anno e’ stato dato un premio ai Baccalà Club, insignito ai sodalizi gastronomici “Sant’ Omero” di Teramo, “Da Beppino” di Schio, “La Marescialla” di Montebello. Un saluto commovente e’ stato fatto dal Presidente Benetazzo, a Gino Pozzan, recentemente scomparso, tra i soci fondatori della Venerabile Confraternita, gia’ titolare del ristorante “Due Spade” di Sandrigo, prima sede della stessa Confraternita.    

Addio a  Virgilio Scapin Muore dopo una lunga malattia il Gran Maestro e Priore della Venerabile Confraternita del bacalà alla Vicentina. Bastano le parole del Presidente della V.Confraternita Michele Benetazzo, per celebrare il confratello Virgilio : …. E’ scomparso dopo una lunga malattia Virgilio Scapin, Gran Maestro per vent’anni, fin dalla fondazione, della nostra Confraternita: avremmo festeggiato il ventennio della Sua presenza al vertice del sodalizio del quale è stato uno dei 10 fondatori l’1 marzo 1987. Vestito con il mantello dai colori oro e grigio azzurro con il “pesce bastone” ha battezzato negli anni successivi i nuovi cavalieri , chiamati a difendere la tradizione del piatto vicentino, pronunciando a conclusione nella Piazza di Sandrigo – sede della Confraternita – la tradizionale “OMELIA” in difesa del Bacalà “capolavoro” gastronomico che non solo onora tutte le tavole di una città, ma tutta la tradizione culinaria italiana (dalla 1^ Omelia pronunciata in occasione della fondazione). La Sua era una vera e propria missione, interpretata come un “credo” sempre professato – La Sua è stata una missione sociale, un impegno di volontariato culturale affrontato con  dedizione e devozione. La Sua presenza era richiesta e desiderata da tutti i  ristoratori che attendevano il Suo giudizio al fine di ottenere la targa di “Locale consigliato dalla Confraternita”. A lui il nostro sodalizio deve il successo e le affermazioni ottenute – lo ricorderemo in occasione della ricorrenza del ventennale, pubblicando le Sue Omelie: nel modo goliardico e scanzonato da Lui preferito – sarà un modo per dirgli “GRAZIE” – A NOME DEI CONFRATELLI E DI TUTTI I VICENTINI. Avv. Michele Benetazzo Presidente delle Venerabile Confraternita