Barack Obama e il bacalà alla vicentina…

Risi, bisi, polenta e bacalà…..nel cenone di Obama. La coppia presidenziale, Barack e Michelle Obama ha salutato il nuovo anno alle Hawai con un menù italiano preparato dal cuoco di fiducia, l’italo americano Tony Mantuano, titolare de “La Spiaggia” di Chicago, su indicazioni di Michelle Obama. La first lady s’è ricordata, infatti, di alcuni piatti che aveva assaggiato alla “Spiaggia” e li ha richiesti per la cena di San Silvestro.
Il menè, come riporta il periodico “Metropolitan Post”, è stato equamente diviso tra Veneto e Toscana. Il baccalà alla vicentina, accompagnato dalla classica “polenta veneta” è stato espressamente richiesto da Michelle Obama a Tony Mantuano.
Nel menù presidenziale non sono mancati altri piatti tradizionali veneti: si tratta dei bigoli con le sarde e dei “risi e bisi”.
Ad “aprire le danze” sulla tavola di Obama, una sere di crostini di fegatini e affettati misti toscani.
Di fronte ad un testimonial della cucina veneta tanto inatteso quanto prestigioso, sono già stati preparati doni da inviare presso l’indirizzo della Casa Bianca, con un invito ad assaggiare nella zona… di produzione, prodotti e piatti tipici. Chissà che la cucina possa fare il miracolo e convincere la coppia presidenziale. (Antonio Di Lorenzo _ Il Giornale di Vicenza 03/01/2009)

L’orgoglio dei Veneti e gli altri vip
Franco Manzato, vicepresidente della Giunta regionale del Veneto ha espresso soddisfazione per questa scelta gastronomica e ha detto: "Obama premia la qualità. Il presidente eletto, scegliendo la cucina italiana e molte specialità venete per il suo cenone, ha dimostrato per l’ennesima volta di essere un buon gustaio attento alla qualità dei nostri prodotti. D’altra parte è in buona compagnia visto che già la Top model Naomi Campbell, l’attrice Sharon Sone e il regista Woody Allen sono più volte venuti nella nostra regione assaggiando le nostre specialità e diventando così ambasciatori mondiali del made in Veneto. Per questo il presidente Obama non fa altro che consolidare la convinzione diffusa che i nostri prodotti siano tra i migliori del mondo".