Nasce la Venerabile Confraternita del Bacalà alla Vicentina

Si costituisce la Venerabile Confraternita del Bacalà alla Vicentina,
con una solenne cerimonia che si tiene nella sala consiliare del Comune di Sandrigo, alla presenza del Sindaco Renato Sperotto e dell’ avvocato Michele Benetazzo, presidente
della Pro Loco cittadina, dell’Unione nazionale delle Pro Loco d’Italia ( UNPLI ) e ideatore dell’iniziativa.
Scopo del sodalizio è quello di difendere, conservare e promuovere il
piatto tipico vicentino e, piu’ in generale, di incoraggiare la cultura
gastronomica locale e il turismo ad essa legato. La cerimonia di
investitura vede protagonisti, oltre a Benetazzo, i primi dieci
confratelli, tra i quali lo scrittore vicentino Virgilio Scapin che
viene subito nominato Gran Maestro (Priore). Tutti ricevono i simboli
dall’appartenenza alla Confraternita del Bacalà: la cappa in velluto
bruno-argenteo che simboleggia le squame del merluzzo, la mantellina
gialla, colore della polenta, e il collare con il medaglione riproducente il logo della
Venerabile Confraternita.

L’ avvocato Michele Benetazzo, il vero ideatore e fondatore della
Confraternita del Bacala’, si è soffermato sugli scopi della nuova
istituzione: “La Confraternita nasce per conservare e difendere la
buona cucina, significa inoltre promozione enogastronomica e un nuovo
modo di fare turismo:il turista che viene nelle nostre zone se, oltre ad
ammirare le bellezze artistiche e naturali, ha anche l’ opportunità di
mangiare bene, tornerà ancora piu’ volentieri. I presenti , delineano le
prime iniziative, quali la raccolta di tutte le vecchie ricette del
baccallà alla Vicentina, l’ istituzione di una “Strada del Baccala’”,
l’oganizzazione di una “Settimana Italo-Norvegese” alla quale invitare
anche le più note Confraternite culinarie italiane.

Le omelie sandricensi del Priore
Virgilio Scapin

Signore e signori,
nel ringraziare l’avvocato Michele Benetazzo che di questa
Confraternita è l’indiscusso padre fondatore e la città di Sandrigo per
la splendida accoglienza, noi,
ora, nobili Cavalieri, ci proponiamo di difendere e diffondere con
fatti e scritture l’integrità del baccalà alla vicentina, capolavoro
gastronomico che non solo onora la tavola di una città, ma tutta la
tradizione culinaria italiana.
Molte sono le insidie che minacciano questo piatto; molti sono
tranelli che gli vengono tesi. A cominciare dalla materia prima, non
sempre all’altezza della fama, per il pesce pescato in periodi sbagliati
ed essiccato, molte volte, in modo sommario affrettato, sino alla
fretta e al pressappochismo di certe preparazioni.
Il baccalà alla vicentina è frutto di intelligenza e intraprendenza
per quanto attiene alle componenti, odia le cotture affrettate e i segni
dell’inpazienza. E’ legge sacrosanta che debba pipare per ore e ore a
fuoco lento, senza scendere a compromessi con nessuna forma di fast
food. Anzi, più è riscaldato, nei dovuti modi, più acquista in sapore.
Se è buono oggi, domani sarà ancora migliore.
E oggi e domani noi perseguiremo i contraffattori di tale tradizione
gastronomica!