Vinitaly (Verona) : un ministro per …confratello!

ZAIA : promessa mantenuta. La confraternita si arricchisce di un ministro
Il ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Luca Zaia e’ il nuovo confratello della Venerabile Confraternita del Bacala alla Vicentina.
Venerdì 3 aprile presso la sede del Vinitaly di Verona, nello stand della cantina Beato Bartolomeo di Breganze, il ministro e’ stato insignito confratello.
Alla nomina erano presenti il consigliere regionale Roberto Ciambetti, il presidente della Venerabile Confraternita avvocato Michele Benetazzo, il gran maestro Walter Stefani, il vice presidente onorevole Righi, il confratello presidente della Cantina di Breganze Piergiorgio Laverda, la consorella Lina Tomedi e Otello Fabris e tutto lo staff.
“Organizzatore” del tutto e’ stato il cuoco Antonio Chemello della Trattoria da Palmerino amico del ministro, che ha fatto in modo che Luca mantenesse una vecchia promessa fatta ancora quando era vice presidente della Regione Veneto. In occasione infatti della partenza del Mandrake II, la famosa attraversata in barca a vela, Venezia – Rost, il ministro allora presente per inaugurare il viaggio, promise ad Antonio la propria “adesione” alla Venerabile Confraternita qualora Antonio avesse concluso il tutto con successo. Cosa che avvenne. Il neo ministro ha assaggiato il baccalà alla vicentina cucinato da Antonio

IL MINISTRO LUCA ZAIA CAVALIERE DEL BACALÀ ALLA VICENTINA
Oggi, a Vinitaly, il Ministro delle politiche agricole è stato insignito del titolo di Cavaliere dell’ordine del Bacalà alla Vicentina. Ha ricevuto la benedizione solenne del Priore.
Il Ministro dell’agricoltura Luca Zaia è stato investito del titolo di Cavaliere della Venerabile Confraternita del Bacalà alla Vicentina. Dopo aver gustato un piatto di Bacalà e un calice di vino Vespaiolo, ha ricevuto la benedizione del priore Walter Stefani che, brandendo uno stoccafisso di ragguardevoli dimensioni, ha recitato la formula di rito e lo ha vestito con la tradizionale toga.
Il tutto si è svolto questa mattina a Vinitaly, nello stand della Cantina Beato Bartolomeo, dove il Ministro ha incontrato una nutrita rappresentativa della Venerabile Confraternita di Sandrigo capitanata dal presidente Michele Benetazzo. “Ho accetto ben volentieri l’invito della Confraternita – ha dichiarato il Ministro, divertito ed emozionato per l’investitura – sono qui per testimoniare la preziosa funzione che questa associazione svolge nel territorio per tutelare l’identità del Bacalà alla vicentina”.
All’investitura ha partecipato anche il Consigliere regionale del Veneto Roberto Ciambetti e il cuoco che ha fatto conoscere e apprezzare il bacalà alla vicentina a Zaia, Antonio Chemello del ristorante Da Palmerino. Oltre naturalmente che al padrone di casa, Piergiorgio Laverda, presidente della Cantina Beato Bartolomeo che produce il Vespaiolo consigliato dalla Venerabile confraternita per l’abbinamento al Bacalà alla vicentina. “Bacalà e Vespaiolo è il binomio più tradizionale della gastronomia vicentina – ha spiegato Laverda – un piatto saporito come il bacalà trova l’abbinamento perfetto nel vino prodotto con l’autoctona uva vespaiola, la cui spiccata acidità contrasta piacevolmente la grassezza del piatto”. Particolarmente soddisfatto il presidente della Venerabile, l’inossidabile Avvocato Benetazzo: “Il Ministro Zaia è un vero appassionato di Bacalà – ha dichiarato – si è meritato a pieno titolo di entrare nella nostra confraternita”. Una tradizione nata per una causa assolutamente fortuita. La cui storia è stata raccontata al pubblico presente dallo stesso ministro Zaia: “Tutto iniziò nel 1431, quando il navigatore veneziano Pietro Querini, partito da Venezia e diretto nelle fiandre, naufragò nell’isola di Røst, in Norvegia. Qui con il suo equipaggio fu tratto in salvo dalla gente del posto che gli fece conoscere il merluzzo essiccato dai gelidi venti del nord. Al suo ritorno a Venezia portò con sé alcuni di quei pesci-bastone dando avvio ai commerci e alla fortunata tradizione del Bacalà nel veneto”.
Il ministro ha confermato di conoscere anche l’epilogo comunemente attribuito al soggiorno dell’equipaggio veneziano nell’isola di Røst: “È l’unica isola dove ci sono tante persone con i capelli scuri”.