L’ORATORIO DI S. GAETANO (A.D. 1714)
L’oratorio si trova a Sandrigo, lungo Via San Gaetano, e fa parte integrante del complesso di Villa Sesso – Bordignon. Venne eretto nel 1714 probabilmente su di una preesistente costruzione. All’esterno il timpano della facciata è ornato da tre statue in pietra di Vicenza, trattasi di opere molto probabilmente uscite dalla bottega di Marinali da Bassano. All’interno, sopra la mensa, tre grandi statue ritenute vicine ai modi del Cassetti: quella al centro, come in una nicchia di angeli affrescati sulla parete, mostra la Madonna Assunta mentre ai lati altre due statue, di S. Gaetano una, l’altra di S. Bernardino da Siena riconoscibile dal simbolo tipico che tiene in una mano. Sopra l’altare il cartiglio ricorda che l’oratorio venne edificato nell’anno 1714 dal conte Bernardino Sesso figlio di Camillo.
L’ORATORIO DI S. LORENZO (A.D. 1696)
Ancora un conte Sesso nella memoria di un oratorio a Sandrigo. Trattasi di Benedetto Sesso come si legge nel cartiglio sopra l’altare. La chiesina, dedicata a S. Lorenzo Martire, è annessa a Villa Sesso Schiavo, ora di proprietà della famiglia Nardone. Venne costruita nel 1696 da Alessandro Sesso in onore del padre Benedetto. La facciata del piccolo oratorio presenta un timpano triangolare sul quale si muovono tre statue in pietra di Vicenza, di autore vicino all’arte del Marinali da Bassano.
Al vertice del timpano è la statua della Vergine Maria. All’interno l’arte barocca ha lasciato il segno nell’altare ove, dentro marmi policromi, v’è una pala dipinta dedicata a S. Lorenzo, opera di qualche valente pittore veneto degli ultimi anni del seicento.
L’ORATORIO DI S. GAETANO A LUPIOLA (A.D. inizio 1600)
L’oratorio, dedicato a San Gaetano, si trova a Lupiola, una contrada di Lupia, frazione del Comune di Sandrigo. La chiesetta, facente parte del complesso di Villa Dal Toso Velo Cadore, è stata eretta all’inizio del 1600 da un architetto vicino ad Andrea Palladio, forse su progetto di Antonio Pizzocaro. Di importanza storica il piccolo campanile perché tiene una campana che porta la data del 1080. L’altare è ricco di marmi ed elegante, con colonne rigate e capitelli. La pala è di fattura seicentesca. Dell’oratorio fa parte anche un altro dipinto, attribuito a Costantino Pasqualotto, realizzato tra il 1725 e il 1740: presenta l’annunciazione della Vergine Maria
Accanto alle Ville, che sono l’elemento architettonico piu’ qualificato del paese, Sandrigo possiede anche tutta una serie di complessi rurali sparsi nella campagna, anch’essi parte integrante del paesaggio.
VILLA SESSO RUFFINI, ORA PATRONATO
Viale San Gaetano,
Visitabile solo l’esterno
Fu quasi certamente la prima dimora di campagna dei conti sesso, feudatari del luogo, e ora è centro giovanile. Così come si presenta attualmente, definitivamente inglobata nel contesto urbano e attorniata da edifici recenti, il complesso non lascia intravedere alcun segno dell’antico splendore: eppure è proprio qui che venne eretto nel secolo XV, una delle prime “case signorili di campagna” del Vicentino, ed è proprio qui che i Sesso ospitarono con il dovuto fasto, nel 15-32, l’imperatore Carlo V. Del primitivo edificio rimane ora solo la loggia al centro del prospetto principale, tutto il resto è scomparso nella generale ristrutturazione operata nella seconda metà del sec. XVII dall’architetto Ottavio Bertozzi Scanozzi. Trattasi di una struttura tardo gotica organizzata su due piani. Al piano terra quattro finestre rettangolari con cimasa inquadrano quattro colonne marmoree su cui insistono archi a tutto sesto. Al centro una nicchia porta in alto una Madonna in pietra tenera. Il piano superiore è delineato da semplici finestre quadrangolari allineate alla parte inferiore dell’edificio.
VILLA SESSO CARLOTTO
Via Girardina, 1
Visitabile su appuntamento, previo accordo con il proprietario. Tel. 0444 658363
Quasi di fronte alla cappella gentilizia di Villa Sesso Bordignon sorge Villa Sesso Carlotto risalente, nelle forme attuali, al sec. XVIII anche se, con molta probabilità, risulta essere stata edificata su di una preesistente costruzione del sec. XIV di proprietà del nobile Azzone Sesso, importante famiglia feudataria di Sandrigo. Recentemente restaurata dalla famiglia Carlotto, degni di nota sono gli eleganti sporti in legno che sorreggono le tavelle a rombi bicromi del sottotetto, le quattro teste in pietra di Vicenza che ornano le finestre del piano nobile e la facciata in marmorino.
VILLA SESSO TONOLLI BORDIGNON
Via San Gaetano, 22
Visitabile su appuntamento, previo accordo con il proprietario Tel. 0444.1460680
La villa risale al tardo Quattrocento ed è stata rinnovata nel corso del Settecento dal conte Camillo Sesso. Restaurata dagli attuali proprietari, é una tipica villa veneta che vuole i saloni centrali, del piano terra e di quello superiore, lunghi quanto è larga la dimora con rispettive quattro stanze ai lati, delle quali due di esse divise da una scala. Diversi elementi portano a concludere che nel 1532 la villa abbia ospitato l’imperatore Carlo V ed il suo seguito, di passaggio per il Vicentino. Una lunga barchessa lega la villa ad un altro corpo di fabbrica di origine gotica (secc. XIV-XV), il palazzo appunto, anch’esso recentemente restaurato. Davanti e dietro il complesso si stende un ampio parco con pregevoli essenze. Di particolare importanza è l’annesso oratorio gentilizio dedicato a San Gaetano, costruito nel 1714, ornato da statue della scuola di Orazio Marinali e, all’interno, da altre ritenute vicine ai modi del Cassetti.
VILLA TRISSINO POZZATO OMIS
Piazza Garibaldi
La villa è sstata edificata tra il 1750 e il 1766 e non ebbe mai compimento. La sua facciata principale doveva essere rivolta sulla strada. Sul cortile, orginato ad ovest della barchessa settecentesca, avrebbe guardato la facciata posteriore, più semplice. La villa doveva avere un ampio sviluppo. Si distingue per la severità neocinquecentesca nella parte mediana, molto probabilmente destinata al consueto coronamento del frontone triangolare. La pianta della parte realizzata sta a dimostrare che la facciata della villa verso il parco si sarebbe piegata all’estremità in due brevi avancorpi; quello di sinistra, agganciato alla lunghissima barchessa, alla quale, probabilmente, ne doveva rispondere un’altra, di apri lunghezza, dall’altra parte del cortile. . La villa si compone in due piani e nel sottotetto; il primo separato dal secondo da alta fascia a marcapiano. Le finestre del piano rialzato sono adorne di frontoncino alternativamente triangolare e curvilineo; binate quelle centrali, isolate le altre, tutte uguali sono quelle del sottotetto. Nella facciata sul parco anche le finestre del piano rialzato sono a corniice molto semplice. All’interno quattro grandi vani conservano le misure originali. Notecvole quelle in angolo nord-ovest con l’elegante decorazione a grottesche eseguita nel 1773; interessante quello adiacente, detto degli amorini, con la bella figura della Primavera al centro del soffitto, opera di un pittore neoclassico, eleganti i pannelli con immensi cieli ove si librano figure di amorini. Nella barchessa, i pilastri tuscanici del portico raggiungono le lesene, pure tuscaniche, del secondo piano, che scandiscono la lunghissima parete. Fuori dal recinto della villa, è la cappella gentilizia del Trissino, radicalmente manomessa nel V decennio dell’ottocento in chiave neogotica.
VILLA NEGRI RIGONI MASCOTTO
Via Croce, Ancignano
Aperta solo per eventi e cerimonie
info@gruppomascotto.com
Il complesso monumentale di Villa Mascotto si erge in uno stupendo ed ampio parco con giardino. Realizzata all’inizio del 1800, con la ristrutturazione in chiave neo classica, questa villa subì, nel 1882, l’ innesto di un terzo piano che compromise il settore mediano contrassegnato dalle grandi lesene d’ordine corinzio. A coronamento delle quattro lesene neoclassiche corinzie di modulo gigante fu posta una pittoresca decorazione con due vasi acroteri ali ai lati. Circondata di piante secolari, nel verde e nei colori di ogni stagione, risplende del fascino delle epoche passate fin dai particolari: la classica fontana con acqua a cascata dall’alto che campeggia in mezzo al giardino e il pozzo antico, nella parte antistante la struttura.
VILLA CHIERICATI MILAN
Via Soella, ANCIGNANO DI SANDRIGO
Visitabile previo appuntamento dal 1/5 al 31/10. Min 25 persone. Tel. 0444 510627
La Villa si sviluppa per circa tre secoli, a partire dalla metà del sec. XIV e sino alla metà del sec. XVIII, assumendo con il tempo l’impostazione tradizionale della Villa Veneta. Il complesso assume il definitivo assetto strutturale nel primo seicento. La facciata principale del corpo centrale è costituita da sette eleganti arcate alle quali si affiancano, alle estremità, due aperture architravate. Il tetto è coronato da cinque statue, scolpite nei primi anni del Settecento da Angelo De Putti, genero di Angelo Marinali. Sotto la spaziosa loggia un bel pavimento di pietra bianca e rossa, ripristinato com’era conservando nell’area centrale le mattonelle originarie. All’interno, stanze e salone centrale sono abbellite da importanti decorazioni pittoriche, attribuite al Vicentino Francesco Aviani (1662-1715), portate alla luce dal paziente restauro della famiglia Milan, attuali proprietari.
VILLA GARBINATI, ORA ZANOTTO FRAGONARA RIGO
Via Lupiola, 3
Visitabile su appuntamento, previo accordo con il proprietario. Tel 0444 751193
www.villa-garbinati.com
Il complesso di VILLA GARBINATI, ora ZANOTTI FRAGONARA RIGO, sorge in località Lupiola di Sandrigo, a partire da un nucleo cinquecentesco e si articola in più corpi di fabbrica variamente accostati.
Attualmente il complesso è costituito da un corpo principale su tre piani, la villa vera e propria, con facciata principale rivolta a ovest.
A detto corpo si aggancia, a est, la torre colombara, che ai primi tre livelli funge da corpo scale della villa stessa. In prosecuzione della torre colombara, verso sud, si articola la barchessa maggiore, su due piani, con orientazione nord-sud e con portico a tutta altezza prospiciente il giardino interno, verso ovest.
A nord della villa è ubicato, in posizione leggermente ruotata rispetto a tutti gli altri corpi di fabbrica, un edificio in stile neogotico a pianta quadrata su due piani. Allo spigolo nord-ovest di questo si accosta un lungo edificio ad un piano, ad uso serra, addossato al muro di cinta. In prosecuzione di questo si trova un basso colonnato, con capitelli d’epoca gotica, che si estende fino al muro di cinta verso la strada comunale ad ovest. In corrispondenza dello spigolo nord-est della villa si trova un lungo edificio a due piani, con orientazione nord-sud come l’altra barchessa dianzi descritta.
L’intero complesso di cui sopra è perimetrato a nord, ovest e sud da un muro di cinta che racchiude il giardino interno. La chiusura ad est è costituita dalle pareti del rustico nord e della barchessa sopra descritte.
Fa parte del complesso anche il parco esterno al muro di cinta che si estende a nord fino alla via Santa Cristina e a sud fino al rio Dindarello.
VILLA DAL TOSO-CADORE
via Dal Toso, 3
Visitabili, previo appuntamento, parco, rustici ed oratori.
gcador@tin.it
Le origini di Villa Dal Toso Velo Cadore risalgono probabilmente ai primi insediamenti Tre-Quattrocenteschi legati alla bonifica dell’area di Lupiola (il nome Lupia, con il suo diminutivo Lupiola, indica un terreno paludoso). In alcuni documenti Cinquecenteschi della Serenissima l’edificio viene definito Casa Dominicale, cioè centro di attività agricole. Fino alla fine del sec. XVI, durante la proprietà Dal Toso, l’immobile è costituito da un’alta torre affrescata, collegata alla parte colonica da un lungo porticato sorretto da pilastri quadrati in mattone. Con la proprietà dei Velo, agli inizi del 1600, il complesso viene assumendo l’aspetto attuale. La sommità della torre viene demolita, il corpo principale del fabbricato viene elevato ed inserito il loggiato centrale (forse su progetto di G. Scamozzi). L’intera proprietà viene recintata da una mura. Sempre all’inizio del 1600 risale l’annesso oratorio di S. Gaetano, chiesetta di famiglia Velo. Dalla metà del sec. XIX il complesso appartiene alla famiglia Cadore. Oltre agli aspetti monumentali ed architettonici, Villa Dal Toso Velo Cadore si presenta, ancora oggi, come centro di attività agricole inserito in un paesaggio pressoché immutato ed integro da un punto di vista ambientale.
VILLA SESSO SCHIAVO, NARDONE
Via San Lorenzo, 5 36066
Visitabile su appuntamento. Tel. 0444659344
info@villasessoschiavo.it
Il complesso sorge lungo Via S. Lorenzo, che conduce al centro medioevale di Lupia, ed occupa uno spazio recintato quadrangolare. Molteplici sono gli
elementi che la compongono: un settore cinquecentesco, il corpo settecentesco, il rustico, una barchessa con colonnato dorico, infine la cappella dedicata a S. Lorenzo. Di particolare importanza il settore cinquecentesco che si compone di un ampio portico costruito nel 1570 dal conte Silvio Sesso, nelle forme assai vicine alla civiltà architettonica creata da Andrea Palladio, con quattro sale affrescate da diversi artisti, prevalentemente veneti. In appoggio al nucleo cinquecentesco si sviluppa il corpo di fabbrica del primo settecento. Del 1696 è la cappella gentilizia dedicata a Benedetto Sesso. Degno di ricordo è il parco nel quale si trovano piante ultrasecolari.
GIARDINO STORICO MARASCHIN ZANNINI ora CAVALIERE
P. Zannini, 295
Visitabile previo appuntamento.
Apertura gratuita il Lunedì di Pasquetta e la domenica successiva.
Il giardino è opera dell’architetto vicentino Antonio Caregaro Negrin (1821 – 1989) che lo ideò per conto della famiglia Maraschin – Zannini. Esso è ancora sostanzialmente intatto nella sua ideazione originaria. Caregaro Negrin ha creato una serie di vasche di raccolta delle acque sorgive così da formare un gioco di acque con cascate e casacatelle che sfociano in un laghetto ove si specchia l’oratorio poligonale (“il sepolcreto”) dovuto sempre al Caregaro Negrin. A coronamento della peschiera vi sono due statute in pietra bianca di Vicenza, risalenti alla fine del Seicento, recanti lo stemma della nobile famiglia Conti, un tempo proprietaria della Villa adiacente in origine appartenente ai Sesso. Il giardino è di particolare interesse non solo per le architetture ma anche per le varietà botaniche in esso presenti.
IL TUGURIO
Maestoso casale di origini medievali, più volte restaurato, che conserva ancora l’antica imponenza.
COLOMBARA A LUPIA
Struttura quattrocentesca. Sulla facciata principale, un’edicola medievale ospita un affresco del tardo 500, di incerta attribuzione.
Rappresenta “l’Adorazione dei Magi”.