Le Isole Lofoten sono cariche di
suggestione e aspettative L’arcipelago si estende nel mare di
Norvegia, da nord-est a sud-ovest, tra la latitudine 67° e
68° Nord ed è costituito da centinaia di isole,
isolotti e scogli: la superficie totale è di 1227 Kmq, gli
abitanti sono 24.887. Le isole principali sono:
Austvågøy, Gimsøy, Varøy e
Røst. La Corrente del Golfo regala alle Lofoten un clima
mite e secco, con inverni non rigidi ed estati fresche, a
differenza di altri paesi situati alla stessa latitudine
(Alaska,Groenlandia). La lavorazione del pesce, specialmente del
merluzzo, diventa presto una risorsa primaria per il commercio
delle Lofoten, con grosse esportazioni soprattutto verso l’Italia
(che oggi importa oltre l’80% del merluzzo dalle Lofoten), la
Spagna e il Portogallo. Grazie alla Corrente del Golfo la
temperatura dell’acqua del mare attorno alle Lofoten, non scende
mai sotto i 5°C, favorendo così le condizioni ideali
per la riproduzione dei merluzzi. Il merluzzo, sventrato,
ripulito e aperto, viene fatto essiccare all’aria, appeso alle
appositeFiskehjell (strutture in legno a traliccio o a
pergolato), trasformandosi in Tørrfisk (stoccafisso),
oppure una volta pulito, viene conservato sotto sale, diventando
Klippfisk (baccalà). A Røst, alla fine del Dicembre
1431, il veneziano Pietro Querini naufrogò con il suo
equipaggio a Sandøy, un isolotto disabitato nei pressi di
Røst. La spedizione fu tratta in salvo all’inizio del
1432; al ritorno in patria questi primi turisti delle Lofoten
portarono con sè diversi stoccafissi, inaugurando quello
che era destinato a diventare un piatto tradizionale della cucina
italiana.

 

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Foto:
Ferdinando Seganfreddo