Bacalà o Stoccafisso!
Bacala’ ! Sinonimo di incontro succulento , leccornìa da gran gastronomi!
…E proprio per tale tradizione radicata nella gente , non c’e’ verso che il vicentino , puntiglioso nella tradizione , accetti di mutare quella parola fatta di storia secolare , ma altrettanto errata nel suo genuino etimo . Il baccalà , quello che i vicentini intendono , onorano e degustano , altro non e’ se non lo stoccafisso . I nomi baccalà e stoccafisso , esprimono soltanto due modi diversi di trattare un unico pesce , il merluzzo , o “gadus morrhua” , della famiglia dei Gadidi , pesci ossei del sottordine degli Anacantini ; trattamenti dovuti a ben precise condizioni climatico-ambientali per la sua conservazione. La famiglia dei Gadidi conta ben 140 specie raggruppate a loro volta in 15 generi . Del nostro pesce sono ricchissime la Norvegia , l’ Islanda , la Groenlandia , il Mar Baltico e Terranova , dove domina lì acqua pulita e molto fredda , mentre quello volgare, o Nasello , e’ presente nel Mediterraneo , ma con caratteristiche diverse . Quello che ci interessa , e’ il Gadus Morrhua dell’ordine dei Teleostei , dal colorito verdastro o bruno , con macchiette gialle sul dorso e una linea laterale bianca su tutto il corpo , dal ventre brunastro . Lungo fino ad un metro , un metro e cinquanta , e del peso fino a 50 kg. Centro di pesca sono le isole Lofoten sulla Costa settentrionale della Norvegia che pullulano di migliaia di pescherecci tra dicembre e aprile . La pesca viene effettuata con reti e ami. Per esca vengono usati calamari , o tranci di altro pesce . Quindi “baccalà”, che baccala’ non e’ , ma stoccafisso : i vicentini sanno benissimo di cosa si tratta , ma continuano e continueranno a chiamare lo stoccafisso “baccala’”. Perche ? Non si tratta di ignoranza , bensi’ di ragionata e voluta difformita’ terminologica dattata da una ragione fonetica . Andava bene cosi’ , anche perche’ “baccalà” era piu’ affine alla nostra parlata veneta , di piu’ facile pronuncia che non stoccafisso . Il nome , quindi , seppur errato , resisterà per secoli , e continua oggi , tanto da ingenerare discussioni e non poche confusioni tra i connazionali non veneti , abituati a chiamare baccalà il merluzzo salato o fresco , e stoccafisso il merluzzo seccato ai venti del Nord .
(a cura di ALDO DALL’IGNA)