Sua Maestà: il Bacalà

Gran Galà con sorpresa

Di Marina S.

Una piacevole sera di fine estate, quella del 12 settembre, con il sole che tramontava in un incendio dopo una calda giornata. Eleganti signore hanno sfilato per le vie di Sandrigo che portano alla piazza, dirette verso il retro del duomo. Mise raffinate, tacchi alti, acconciature elaborate. I cavalieri che le accompagnavano non erano da meno: giacca e cravatta d’obbligo, abiti prevalentemente scuri. La meta era la tensostruttura collocata nel Parco 3000, location predisposta ad ospitare la dodicesima edizione del Gran Galà del Bacalà, cena esclusiva su prenotazione (85€ costo della serata a persona, tutto esaurito nel breve) che ha anticipato l’apertura ufficiale della 36 ° edizione della festa del Bacalà e degli stand gastronomici, in calendario dal 14 al 17 e dal 21 al 25 settembre. All’entrata, le Sandrine, 5 bellissime ragazze in costume d’epoca bianco e rosso, hanno accolto e accompagnato ai loro posti gli ospiti, tutti rigorosamente in abito da sera. Tema della serata “la magia della leggerezza” per ricordare lo scrittore Italo Calvino nel centenario della sua nascita.  Colori scelti per il Galà il bianco e nero presenti nei vestiti, negli addobbi floreali e in altri particolari. 530 persone, rappresentanti delle istituzioni, della politica, dell’industria, dell’artigianato, della cultura, dell’associazionismo e gente comune hanno potuto godere di una serata gioiosa, di un’esperienza unica, degustando specialità a base di Stoccafisso IGP del Consorzio Torrfisk Fra Lofoten e non solo, con in abbinamento i vini del territorio. Merluzzo e uva, binomio di una cucina povera, trasformati per l’occasione in piatti di alta cucina e calici sublimi da 30 chef, di giallo e grigio vestiti, e 18 sommelier professionisti in nero e camicia bianca. 30 camerieri provetti hanno servito le 7 portate di manicaretti prelibati previsti dal menu: entrée composto da cappuccino di Bacalà mantecato, spuma di patate viola e pelle di stoccafisso IGP; antipasto di tartare di trota dell’Astico, marinata con mayo al rafano di ceci; un primo piatto servito in due fasi: prima farinata gialla con gnocco di semolino al Bacalà e seppia e poi ravioli di capesante e gambero con lime e bottarga di tonno; secondo unico: trionfo di Bacalà alla vicentina con polenta di mais Marano; un pre-dessert di namelaka al mango con crumble e frutti rossi, e un dessert assemblato con frolla, mandorle, pera al vino rosso e frutti di bosco, crema. La serata è proseguita con la premiazione del cantante vicentino ventunenne gIANMARIA che ha ritirato il “Premio Basilica Palladiana giovani emergenti 2023” assegnatogli dalla Pro Sandrigo lo scorso giugno. Sul palco a sorpresa fra lo stupore dei presenti il cantante Francesco Guccini. Partecipazione tenuta segreta fino all’ultimo dagli organizzatori, anche per volontà dello stesso artista. In verità l’ottantatreenne musicista era stato riconosciuto e applaudito, pochi minuti prima della cena, quando, accompagnato dai membri mantellati della Confraternita del Bacalà, aveva fatto il suo ingresso in sala. Il grande artista, musicista e paroliere, autore di capolavori come “Auschwitz”, “il Vecchio e il Bambino”, “L’avvelenata”, “Cirano”, “Vedi Cara” è stato insignito del titolo di “Confratello Onorario” e ha ricevuto dalle mani del Priore della Confraternita, Galliano Rosset, il collare con l’insegna della fraglia. Guccini ha detto di essere felice e orgoglioso del medaglione, di amare il Bacalà e di considerarlo uno dei piatti principali dei montanari, come lui. Ha proseguito dicendo di arrabbiarsi quando lo chiede in alcune trattorie e gli rispondono che non è stagione: il Bacalà non è mica l’uva, è sempre la sua stagione. Per lui è un piatto che è diventato una sorta di macchina del tempo e lo riporta all’infanzia e alla giovinezza. Ospite d’onore anche l’arciere veneta Sandra Truccolo, campionessa del mondo, d’Europa e due volte medaglia d’oro ai giochi paralimpici di Atlanta e Sydney nel tiro con l’arco a squadre. Anche lei ha ricevuto l’ambito titolo di “Confratello onorario”. Da quest’anno, la festa del Bacalà alla Vicentina si fregia del riconoscimento di “Sagra di qualità”. Un marchio dell’UNPLI che viene assegnato alle manifestazioni che valorizzano eccellenze di un territorio attraverso i suoi piatti o prodotti tipici, anche al di fuori dei confini dell’Italia. Eccellenza e Qualità, che hanno caratterizzato anche questo Gran Galà. E a chi non è piaciuto, c’è sempre l’anno prossimo…

Articolo a cura di Marina S. per SANDRIGO 30


Foto: SORZATO